CANAVESE - Pioggia e grandine, parte la conta dei danni: nessun ferito, un mezzo miracolo - TUTTE LE IMMAGINI DEL DISASTRO
E' stata un'ondata di maltempo impressionante quella che ha colpito il Canavese nel corso dello scorso weekend. Pioggia, grandine, vento, fiumi esondati e frane. Nel disastro generale dei danni, indubbiamente quantificabili con cifre ingenti, forse in termini di milioni di euro, va segnalato che, per fortuna, i danni sono solo materiali e nessuna persona è rimasta ferita. Un mezzo miracolo viste le situazioni al limite di Busano, per la casa scoperchiata, e San Benigno Canavese, dove una famigliola di turisti è stata salvata dai vigili del fuoco. (QC QuotidianoCanavese)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Non potranno più fare rientro nell'abitazione, almeno per il momento, e hanno trovato ospitalità da alcuni famigliari. (QC QuotidianoCanavese)
In via Matteotti una casa è stata letteralmente sventrata da una tromba d'aria, al culmine dell'ondata di maltempo che ha colpito diversi Comuni del Canavese con ampie grandinate, frane e fiumi in piena. (QC QuotidianoCanavese)
Silvia Franca Pieiller, 85 anni, seduta sull'auto del figlio, guarda sconsolata quel che resta della sua villetta, comprata un paio d'anni fa in via Matteotti, pieno centro storico di Busano. Poco prima, nel bel mezzo dell'ondata temporales… (La Stampa)
CASTELNUOVO NIGRA-CASTELLAMONTE - Dopo la paura di ieri notte, oggi, domenica 30 giugno 2024, è il giorno dei conta dei danni in Canavese. Le forti piogge, il vento e la maxi grandinata di sabato 29 giugno 2024 hanno colpito duro alle nostre latitudini. (QC QuotidianoCanavese)
Raffiche di vento fortissime, molto probabilmente un tornado, ha colpito il paese con grandinate e tempesta di vento. All'interno dell'abitazione si trovavano una 90enne e il figlio per fortuna rimasti illesi. (iLMeteo.it)
È il racconto di Federico, testimone della tromba d'aria che nella serata di sabato 29 giugno ha sventrato una casa a Busano Canavese. Dietro a noi c'è una casa con il tetto divelto. (La Repubblica)