Filippo Turetta in aula per la terza udienza del processo: la requisitoria del pm e il rischio ergastolo per l'omicidio di Giulia Cecchettin
Alla Corte d'Assise di Venezia per la prima volta non sarà presente il padre di Giulia, Gino. Su Turetta pendono le accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dall’efferatezza È già entrato in aula alla Corte d’Assise di Venezia Filippo Turetta, reo confesso omicida dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre dello scorso anno. Oggi, 25 novembre, nella terza udienza del processo, il pubblico ministero Andrea Petroni tiene la sua requisitoria e formula dunque le le proprie richieste di fronte al giudice. (Open)
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Chiesto l'ergastolo per Filippo Turetta, reo confesso dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin a novembre dello scorso anno. Il pm ha ripercorso il giorno dell'omicidio della giovane, parlando anche della fuga di Turetta dopo l'uccisione. (Liberoquotidiano.it)
Ma la coincidenza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne non inciderà sul giudizio: “ Non ci saranno riflessioni sul femminicidio come tematica o alla Giornata di oggi, simbolo contro la violenza contro le donne, perché in questa sede si accertano solo responsabilità individuali ”, ha confermato il pm Andrea Petroni. (il Giornale)
"Turetta non si è mai pentito per l'omicidio di Giulia Cecchettin, non si è mai scusato. La scorsa udienza Gino Cecchettin era qui e lo poteva fare". Nell'udienza del processo a Filippo Turetta, imputato per l'omicidio di Giulia Cecchettin, interviene l'avvocato Stefano Tigani, legale di parte civile di Gino Cecchettin, papà della ventiduenne uccisa dall'ex fidanzato. (Adnkronos)
L'avvocato penalista Daniele Bocciolini spiega a Fanpage.it perché è stata chiesta la condanna all'ergastolo per Filippo Turetta, imputato nel processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin, e cosa significa che può beneficiare della "rieducazione". (Fanpage.it)
IN PRIMA LINEA – Anche l’Inter, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, fa sentire la propria voce. Ogni 25 novembre l’Italia si tinge di rosso, stringendosi al mondo femminile e provando a sensibilizzare su un tema delicatissimo e difficile da combattere. (Inter-News)
La vittima «non riesce a sottrarsi alle pressanti richieste» di chi affonderà per 75 volte il coltello contro di lei. Giulia Cecchettin «è legata a Filippo Turetta da un doppio filo» che si concretizza nelle stesse parole della ventiduenne di Vigonovo alle amiche: «vorrei sparire dalla sua vita, ma mi sento in colpa e non so come fare». (leggo.it)