Inter, Marotta: «San Siro? In Italia troppe difficoltà burocratiche»

“Quando parliamo di senso di appartenenza è normale che una squadra abbia uno stadio, che è un po’ la seconda casa in cui vivi ed esplichi la passione non solo in partita, ma durante tutta la settimana. Si può spaziare da qualsiasi punto di vista, anche culturale. Non necessariamente deve servire solo alla partita. Il calcio è fenomeno di aggregazione, per cui l’esigenza c’è. È la burocrazia italiana che porta a rallentare l’iniziativa”. (Calcio e Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Intervenuto in occasione di un evento in centro a Milano, Beppe Marotta, presidente e ad dell'Inter, ha raccontato un retroscena riguardante Nicolò Barella: "Quando esce la designazione arbitrale studiamo anche l’arbitro che ci viene assegnato e che tipo di rapporto tenere con lui - ha raccontato il noto dirigente -. (Sport Mediaset)

A margine di un evento a Milano: «L’importante è vincere, non arrivare nelle prime quattro in campionato come sento dire a certi dirigenti» (IlNapolista)

“Quando c’è la designazione della partita, studiamo anche l’arbitro e che tipo di rapporto tenere con lui. Barella peccava sull’atteggiamento verso i direttori di gara, oggi è migliorato molto perché non si studia solo l’avversario ma anche l’arbitro”. (CalcioNapoli24)

“Una società come l’Inter, per storia, blasone e palmares, deve provare a vincere sempre". È stato un avviso alle avversarie dirette per lo scudetto (e la Champions League), ma anche una stoccata, e nemmeno troppo velata, alla Juventus e alle società che hanno sempre detto: "L'importante è arrivare tra le prime quattro" . (Tuttosport)

Nel corso di un evento organizzato a Milano, il presidente dell'Inter ha rivelato un curioso dettaglio: "Barella migliorato perché studia l'arbitro". Il presidente Beppe Marotta ha partecipato ad un evento organizzato per la promozione del libro "Inter: il nuovo secolo" scritto da Beppe Servegnini. (Goal Italia)

Beppe Marotta, presidente dell'Inter, ha parlato degli arbitri. Di seguito le parole riportate da Nicolò Schira: (CalcioNapoli1926.it)