Auto, la crisi è grave: servono imprenditori
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L’automobile vale l’11% del Pil nazionale, ed è la storia stessa dell’industria italiana. Dalla fondazione di Fiat ha costituito l’ossatura di un Paese che è diventato anche culturalmente da agricolo pastorale a modernamente avanzato. La Fiat oggi non è più la Fiat, è solo uno dei tanti marchi di Stellantis, cui è approdata sei mesi dopo la morte di Sergio Marchionne, il figlio di un carabiniere abruzzese che l’aveva salvata, sottraendosi genialmente a due dipendenze a cui i predecessori l’avevano condannata: da Gm e dalle banche, e arrivando addirittura ad acquisire la Chrysler Usa, tra gli applausi dei sindacati americani. (L'Eco di Bergamo)
La notizia riportata su altri media
Nel contesto di una complessa transizione verso l’elettrificazione, tuttavia, l’auto Ue si trova al centro di una crisi senza precedenti , tra gap tecnologici da colmare, investimenti elevati e una spietata concorrenza proveniente dalla Cina. (Siderweb)
"Confindustria sta sollevando questo tema ormai da mesi. Speriamo che il nostro grido di dolore, che è stato portato anche a Bruxelles, sia finalmente ascoltato", dice, sottolineando che di fondo "c'è un errore che è stato incredibile da parte della Commissione europea che ha preso delle decisioni, ha imposto una tecnologia dominante senza rispettare l'elemento fondamentale del mercato, che esiste una domanda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il mondo dell'auto è sempre più in fermento per quanto concerne la famosa ormai transizione ecologica. Nella corsa all'ecologia che sembra avere un certo vantaggio è l'elettrico che sta conquistando man mano i listini di quasi tutti i colossi automobilistici. (Virgilio)
C’è bisogno di un fondo europeo per la transizione del settore. Dopo tanti “al lupo, al lupo”, ora – con Stellantis quest’anno sotto i 500 mila veicoli (meno … (Fim Cisl)
La Clepa, nell’ambito di questo report che ha voluto fare chiarezza sullo stato di salute della catena di fornitura del mondo dell’auto, lancia l’allarme alla classe politica, che dovrebbe mettere le aziende nelle condizioni di effettuare una transizione tecnologica. (AlVolante)
I settore automotive in Europa è in difficoltà e i dati di mercato degli ultimi tempi e gli allarmi delle associazioni di categoria lo dimostrano chiaramente. Ad evidenziare nuovamente il momento difficile per questa industria ci pensa Clepa, cioè l'associazione europea dei produttori di componentistica che lancia l'allarme. (HDmotori)