Processo telematico, doppio binario contro i disagi
Il processo penale telematico è entrato definitivamente nel vivo con la ripresa ieri mattina alle 9 dell’attività giudiziaria. A Latina sembrano esserci stati meno disagi rispetto al previsto e a quello che è accaduto in altri Tribunali di Italia dove l’utilizzo della App è stato sospeso. Nel capoluogo pontino sono stati segnalati alcuni intoppi anche perchè siamo ancora nella fase del collaudo. C’era molto fermento nell’ufficio giudiziario di piazza Bruno Buozzi da parte degli addetti ai lavori per quella che in tanti hanno definito una rivoluzione per tutti: sia per i magistrati che per gli avvocati che per cancellieri e impiegati. (latinaoggi.eu)
La notizia riportata su altri giornali
Nonostante gli allarmi lanciati dal Csm, dall’Associazione nazionale magistrati e anche dai penalisti, il governo è andato avanti a tappe forzate e la riforma, approvata con un decreto del 27 dicembre, è entrata in vigore dal primo gennaio. (la Repubblica)
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio prova a gettare acqua sul fuoco: «Le cose non vanno male come sembrerebbe», ha sostenuto il Guardasigilli quando gli hanno chiesto della falsa partenza del processo penale telematico. (La Repubblica)
Si tratta di una rete con diverse ramificazioni, lunga complessivamente circa 100 chilometri al servizio di una ventina di abitazioni, realizzata in passato in materiali che si sono rivelati ormai del tutto inadeguati a garantire un servizio efficiente. (SARdies.it)
L’autorizzazione di spesa è stata firmata il 13 … E si tratta soltanto del primo lotto. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo il flop della App 2.0 del ministero della Giustizia che consente il cosiddetto ‘processo telematico’ — vale a dire il sistema che dovrebbe consentire il passaggio da cartaceo a digitale di una serie di adempimenti processuali in campo penale — lo stop è arrivato anche da Cremona: marcia indietro sul regime obbligatorio del cosiddetto ‘binario unico’ e ritorno ai sistemi tradizionali di deposito dei documenti. (La Provincia di Cremona e Crema)
E quindi, come si legge nel provvedimente del presidente Roia, è stata prorogata almeno fino al 31 marzo 2025 la possibilità di "redigere e depositare" in formato cartaceo "atti, documenti, richieste" ritenendo l’app ministeriale - diventata obbligatoria da meno di una settimana - "non compatibile" con il processo penale telematico. (IL GIORNO)