Il superstite di Charlie Hebdo trovato morto in un hotel. «Il mio lavoro è essere vittima»

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Corriere della Sera ESTERI

Simon Fieschi dieci giorni fa raccontava di avere portato sua figlia di cinque anni e mezzo al Palazzo di Giustizia, lo scorso settembre, per assistere assieme a lui e alla guardia del corpo al processo contro il jihadista Peter Cherif, mente dell’attentato a Charlie Hebdo, condannato all’ergastolo. «Così quando sarà grande sarà più facile rispondere alle sue domande», spiegava in un lungo video su Youtube, con la consueta lucidità e precisione nella scelta delle parole. (Corriere della Sera)

Su altri media

Simon Fieschi si salvò nonostante una gravissima ferita alla colonna vertebrale. (AGI - Agenzia Italia)

È stato trovato morto uno dei sopravvissuti all'attentato a Charlie Hebdo

«Contrariamente a quanto annunciato da alcuni media, a questo punto delle indagini non vi è alcun elemento che indichi un gesto volontario: le cause della morte sono ancora sconosciute», ha precisato la sua legale Nathalie Senyk. (Corriere del Ticino)