Lo stupore di Giorgetti per le accuse di Ruffini dopo due anni di silenzi
ROMA — Non se l’aspettava, Giancarlo Giorgetti. Non quelle parole così dure. Stupito, il ministro dell’Economia, per l’invettiva del direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ha presentato le dimissioni lanciando un atto di accusa nei confronti della politica fiscale del governo. Una sconfessione dopo due anni di silenzi. Il titolare del Tesoro stima Ruffini. I due si sono… (la Repubblica)
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Eccolo, l'obiettivo che si sono dati tra Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia per sostituire Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell'Agenzia delle Entrate che ha scelto di dimettersi in polemica con il governo, pur assicurando di non voler scendere in campo in prima persona (anche se da giorni si parla di un suo possibile impegno come "federatore" di un nuovo centro vicino al centrosinistra). (ilmessaggero.it)
La successione di Ernesto Maria Ruffini ripropone, in chiave aggiornata e con sfumature politiche tutte interne alla coalizione di governo, l’eterna questione “duale” dell’amministrazione fiscal/tributaria, da un lato l’agenzia delle Entrate, dall’altro - allo stesso tempo alternativo e complementare - la Guardia di Finanza. (Il Sole 24 ORE)
Si sente sollevato, come chi da tempo voleva liberarsi di un peso perché, come ha detto nell’intervista al Corriere ,«il clima è cambiato» e si sente fuori posto se il Fisco è indicato dal governo come un nemico. (Corriere della Sera)
"Se chiediamo chi è il direttore dell’Agenzia delle entrate, nessuno risponde con un nome preciso - ha spiegato il sondaggista Antonio Noto in un'intervista rilasciata al Foglio -. (Liberoquotidiano.it)
«Ruffini parla già da capo dell’opposizione». È questo il mood che si respira nel centrodestra dopo l’annuncio del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, di voler lasciare il suo incarico. (La Stampa)
Il giorno dopo le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini che ha rimesso l’incarico di direttore dell’agenzia delle Entrate, rivendicando, con un’intervista sul Corriere, il diritto di prendere parola nel dibattito pubblico, la politica si divide sulle sue affermazioni e sull’ipotesi che sia lui il federatore del centro che guarda al Pd. (Corriere della Sera)