Il decreto Paesi sicuri tra farsa e imprecisioni imbarazzanti

Per saperne di più:
Migranti

Il decreto-legge che aggiorna l’elenco dei Paesi di origine sicuri può essere letto attraverso la spiegazione che ne hanno dato in conferenza stampa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, quello dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nella serata del 21 ottobre. E siccome in tale conferenza stampa sono state dette diverse imprecisioni, è il caso di fornire qualche chiarimento. (Domani)

Su altri giornali

Il via libera del Colle dopo un colloquio con la premier. Dopo M5s anche Italia Viva fa esposto alla Corte dei Conti sul pasticcio Albania (Open)

Torniamo sul decreto, con il quale il Tribunale Civile di Roma non ha convalidato il trattenimento di 12 egiziani e bangladini, ospitati nel CPR in Albania. (Nicola Porro)

Trasferiti poi nei centri di detenzione in Albania, dopo essere stati soccorsi da navi militari italiane nelle acque internazionali a sud di Lampedusa. (il manifesto)

Piantedosi: «Rimpatri, non ci si può fermare. E avanti con i centri in Albania»

Mentre in Italia i tribunali cercano di mettere le ganasce ai provvedimenti del governo che mirano a contrastare l'immigrazione illegale, per favorire di contro quella legale, nell'Unione europea si va nella direzione opposta. (il Giornale)

Secondo il ministro Nordio non hanno capito la sentenza della Corte di giustizia Ue. – Cesare Mirabelli, ex presidente della Consulta, i giudici di Roma hanno deciso di far riportare in Italia i 12 migranti mandati in Albania. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«È incredibile che una organizzazione internazionale che dovrebbe tutelare i diritti umani, promuovere l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa possa fare simili affermazioni, del tutto destituite di fondamento». (Corriere Roma)