L'Italia è un cyber-colabrodo: le banche dati strategiche sono miniere d'oro senza difese (di F. Olivo)

L'Italia è un cyber-colabrodo: le banche dati strategiche sono miniere d'oro senza difese (di F. Olivo)
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
L'HuffPost INTERNO

Dati e informazioni personali rubati e venduti come oro. Uno dei beni, secondo gli esperti, più preziosi dei nostri tempi usato come potenziale arma di ricatto e fonte di arricchimento. Venivano spiati banchieri, manager pubblici e privati, giornalisti, persino i loro sodali e familiari, uno squarcio sui segreti del mondo imprenditoriale italiano attraverso accessi ripetuti e indisturbati … (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le indagini sono state condotte dalla Dda di Milano e della Dna e hanno portato all'emissione di sei misure cautelari con l'accusa, a vario titolo, di sono associazione per delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni abusive, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio. (Prima Milano Ovest)

Tra i nomi più illustri coinvolti spiccano Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, e Matteo Arpe, noto finanziere e imprenditore. La Procura di Milano ha condotto un’inchiesta sulla sottrazione di dati sensibili provenienti da database italiani strategici. (Virgilio Notizie)

Spioni vip, nomi importanti dell'imprenditoria e della finanza. (Secolo d'Italia)

Il supermercato degli spioni, tremano i big della finanza

Report creati su commissione per soldi, ma anche “a scopo estorsivo o ricattatorio, per condizionare e influenzare soprattutto i settori della politica e dell’imprenditoria”. (IL GIORNO)

La nuova saga del «Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano» (copyright Giorgia Meloni il 10 ottobre dopo la storia dell’impiegato ficcanaso nei conti dei clienti di Banca Intesa) fa tappa giudiziaria stavolta a Milano e qui ruota, secondo l’accusa istruita dai pm Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, attorno a 4 arresti domiciliari per le modalità illecite con le quali una agenzia privata di intelligence per imprese si sarebbe procurata informazioni segrete (anche su politici), saccheggiandole da banche dati strategiche e persino svolgendo intercettazioni abusive con captatori informatici (trojan). (Corriere Milano)

La banda degli spioni ne era convinta: «Tutta Italia inculiamo». MILANO. (La Stampa)