‘Come hanno potuto votare Trump?’ Ma le (grandi) minoranze vanno sempre a destra
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Stamattina il mondo si è svegliato preoccupato, almeno quella parte di mondo a cui appartengo. Anche più angosciato di otto anni fa. Me compreso. La sensazione è che Trump arrivi alla presidenza ancora più cinico, più radicale, sicuramente più arrabbiato. E ci si domanda, nella mia parte di mondo che è sempre convinta di essere “i buoni” e di avere ragione, come possa il popolo americano, 330 e rotti milioni di persone di ogni origine, aver votato quello sbagliato. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo schiaffo finale a un presidente spodestato per far spazio a un cavallo per nulla vincente, la sua vice. Bocchino fa una analisi lucida di quanto accaduto e spiega i motivi per cui la sinistra americana ha fallito l'appuntamento con la storia e con un secondo giro consecutivo alla Casa Bianca: "La sconfitta di Kamala Harris, come quella della sinistra tutta è figlia delle battaglie ideologiche su cui ormai si concentrano da tempo i progressisti. (Liberoquotidiano.it)
Un mix di succhi gastrici esonda sulle pagine dei quotidiani di area dem e nei programmi tv che tifavano Harris e ne prevedevano il trionfo. Per la Stampa trattasi di un «buzzicone», osserva con ribrezzo Maria Laura Rodotà guardando «il suo corpo flaccido, la sua volgarità, la repulsione che suscita nella gente dabbene», non solo lui ma pure quell'altro, «un pelato che sembra Bandecchi» e invece è Dana White, Ceo della Ufc (Ultimate Fighting Championship) e vecchio amico di Donald. (il Giornale)
Non intendo chiaramente fare di tutta l’atmosfera un informe polpettone più di quanto non lo sia già. E’ solo che fugando tra gli articoli di giornale come in un guardaroba, mi sento un ciccione depresso che vede più la montagna di roba che non gli va che la miseria che gli si addice. (Il Fatto Quotidiano)
Ma lui rappresenta solo la punta di una tendenza di oggi, non è l'unico fattore". "L'elezione di Donald Trump non rappresenta un vero e proprio pericolo per la democrazia, purtroppo però è un elemento che la ridimensiona drasticamente riducendola a un comando oligarchico sulla società. (Liberoquotidiano.it)
Il trionfo di Donald Trump che si riprende la Casa Bianca sarà pure una brutta notizia, come dice Elly Schlein, ma la sinistra mondiale si ostina a non capire la lezione. “L’elezione di Donald Trump non rappresenta un vero e proprio pericolo per la democrazia. (Secolo d'Italia)
Perché il popolo è sovrano, ma solo quando vota a sinistra. Ma come si permettono, zoticoni. (il Giornale)