Anaao, Decreto liste d'attesa: la legge non è mai partita perché non è stato fatto nulla
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Anaao, Decreto liste d'attesa: la legge non è mai partita perché non è stato fatto nulla Di Silverio: "E' un decreto monco. Come sempre, in Italia si fanno le leggi, per dimostrare di averle fatte, e poi non si fanno le norme per renderle operative" "Su 11 decreti attuativi previsti dal Dl sulle liste di attesa, 6 hanno un termine non rispettato, uno è in scadenza il 30 ottobre e 4 non hanno alcun termine. (- DottNet)
Su altre fonti
di Claudio Maria Maffei Gentile direttore, (Quotidiano Sanità)
L’emergenza delle liste d’attesa nella sanità sembra essere ancora a un punto morto. (Sky Tg24 )
«Sappiamo tutti che l’incidenza della povertà assoluta in Italia è significativamente aumentata negli ultimi 15 anni e le cause sono molteplici: le crisi finanziarie ed economiche, ma soprattutto la crisi innescata dalla pandemia che ha acuito le disuguaglianze sociali, impattando in misura maggiore sulla vita delle persone più vulnerabili e incidendo in modo significativo sulla vita delle persone con disabilità e le loro famiglie. (Frosinone News)
La direttrice Monica Calamai insieme Mirco Santini dirigente dell’unità operativa Governo dei percorsi Outpatient si trovano davanti alla IV commissione presieduta da Francesco Levato di Forza Italia. (Estense.com)
Emerge dalla rilevazione effettuata da Tonino Aceti, presidente dell’associazione Salutequità, che chiede a questo punto la nomina di un Commissario straordinario per l’emergenza liste di attesa. La legge sulle liste di attesa (’Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie’) è in vigore dall’1 agosto 2024 ma, ad oggi, “resta inapplicata”: mancano infatti ancora all’appello i decreti attuativi ed altri atti previsti per la piena operatività della norma. (Sanità24)
Ora a distanza di 4 mesi dal suo varo, il DL venduto come toccasana per accorciare i tempi per visite e tac è ancora fermo al palo, perché mancano tutti i provvedimenti attuativi previsti per mettere le gambe al “piano Schillaci”. (La Stampa)