Furto di manoscritti, la polizia di New York cerca il movente: “Ha usato 160 falsi nomi”

Secondo quanto ricostruito Bernardini avrebbe assunto nel corso di vari anni fino a 160 diverse identità di operatori nel mondo dell'editoria, con l’obiettivo di ottenere manoscritti non ancora pubblicati.

I testi infatti, una volta ottenuti, non venivano rivenduti al “mercato nero” e nemmeno pubblicati sotto diversi nomi.

Un meccanismo consolidato, tanto che tra le vittime sono finite anche scrittori del calibro di Margaret Atwood e di Dan Brown (TerniToday)

Su altri media

L'uomo, per l'Fbi che conduce da anni l'inchiesta, avrebbe "impersonato, defraudato e tentato di frodare centinaia di individui" riporta The Guardian, per ottenere lavori inediti e bozze di libri. Da qui la definzione di 'collezionista di libri' , forse per passione o per trarne ispirazione (LA NAZIONE)

Quel volantino è stato battuto in una tipografia romana la cui scoperta permise l’identificazione degli assassini. Quel volantino è passato per le mani di gente che la mia generazione aveva frequentato nelle aule universitarie e nei Centri Universitari Cinematografici. (L'HuffPost)

Molti editori che hanno ricevuto le e-mail di phishing hanno notato che chiunque le avesse scritte conosceva chiaramente il settore. Secondo le indagini, Bernardini rubava bestsellers inediti da cinque anni. (Fidelity News)

Non è però ancora chiaro agli agenti dell’FBI cosa abbia spinto Bernardini ad impossessarsi dei manoscritti, in quanto al momento non sembra che dalle operazioni messe in pratica – attraverso almeno 160 identità false a lui riconducibili – abbia ricavato vantaggi economici. (umbriaON)

Non risulta che li rivendesse nemmeno nel dark web nè che li rilasciasse in rete nè che ne chiedesse un riscatto. Sarebbe lui il ladro di romanzi, lui che ha ingannato premi Pulitzer e scrittori internazionali di mezzo mondo, facendosi inviare, con l’inganno, i loro manoscritti prima che fossero pubblicati. (ilmessaggero.it)

Bernardini, coordinatore all’ufficio diritti del colosso editoriale Simon & Schuster UK, è originario di una famiglia molto nota ad Amelia e la notizia ha fatto subito il giro del Comune ternano e della Provincia. (TuttOggi)