Romania, riscossa dei filoeuropei alle elezioni. Ma le destre sovraniste avanzano
«Con questo voto decidiamo se restare a Ovest o svoltare a Est: sono le più importanti degli ultimi 100 anni. Se vireremo a Est ci sarà un esodo massiccio di persone», avvertiva ieri a urne ancora aperte l’economista romeno Radu Georgescu. Stesso nome ma orientamento opposto rispetto al Georgescu sovranista indipendente dell’ultradestra filorussa che ha vinto a sorpresa la settimana scorsa il primo round delle presidenziali. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Per le strade di Bucarest i cittadini reagiscono con cautela all'esito delle elezioni parlamentari di domenica. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Di Euronews I partiti sovranisti hanno portato avanti la narrativa secondo la quale i romeni sarebbero considerati cittadini di "seconda classe" dell'Ue. I partiti di estrema destra nel Paese sono in ascesa (Euronews Italiano)
PUBBLICITÀ Sono in corso i negoziati per la formazione di una coalizione di governo in Romania, dopo la vittoria dei partiti centristi filoccidentali e dei partiti di estrema destra alle elezioni parlamentari di domenica. (Euronews Italiano)
Il blocco dell'ultradestra, come emerso dalle parlamentari di ieri, può contare su tre partiti entrati in parlamento e che insieme superano il 31% - Aur con il 17,9%, Sos Romania che ha ottenuto il 7,3% e la formazione giovanile Pot con il 6,4%. (Corriere del Ticino)
Se si sommano i voti di altre due formazioni minori, poi, l’estrema destra sale al 31%: un rumeno su tre quindi si schiera sul quel fronte politico, mentre nelle precedenti elezioni era meno di uno su dieci. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Questo articolo sulle elezioni in Romania è pubblicato sul numero 50 di Vanity Fair in edicola fino al 10 dicembre 2024. (Vanity Fair Italia)