Il ciclone Boris ha fatto danni anche in Europa. Anzi di più. E pure lì è partito il dibattito sulle colpe (di S. Renda)

Prima di abbattersi sull'Italia, il ciclone Boris ha devastato l’Europa centrale. È cominciata lo scorso 12 settembre: la tempesta era annunciata, il disastro previsto, ma non è bastato ad agire per evitare danni. Scenari simili a quelli osservati in Emilia Romagna si sono verificati in Romania, Polonia, Repubblica Ceca e Austria. Dibattiti simili sulle responsabilit&agrav… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

"Il Fondo di solidarietà dell'Ue può coprire parte dei danni. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in visita sui luoghi colpiti dalle inondazioni in Polonia. (ilmessaggero.it)

Migliaia le persone evacuate per il rischio di inondazioni: i fiumi ricolmi d'acqua già tracimano dagli argini mentre in montagna si susseguono nevicate eccezionali (in Austria picchi di 2 metri di neve), con il rischio che poi possa entrare in fusione con il ritorno del normali temperature del periodo, alimentando ancor più i corsi d'acqua a valle. (Corriere della Sera)

Di primo acchitto, è possibile mobilitare 10 miliardi di euro dai fondi di coesione per i paesi colpiti. Wroclaw, 19 set. (il Dolomiti)

PUBBLICITÀ Di Euronews (Euronews Italiano)

Europa centrale continua l’ondata di maltempo e nubifragi Servizio di Letizia Davoli (TV2000)

La plenaria del Parlamento europeo – dopo aver tenuto, mercoledì mattina, una discussione sul tema con il commissario europeo alla Gestione delle crisi, Janez Lenarcic – giovedì (19 settembre) ha approvato per alzata di mano una risoluzione sulle inondazioni in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia in cui si chiedono più fondi per prevenzione e capacità di risposta ai disastri. (EuNews)