Anche in Australia tifano Gisèle Pelicot, in aula con la sciarpa aborigena

PARIGI – Gisèle Pelicot diventa sempre di più una icona globale della lotta contro le violenze sulle donne. Il presidente francese Emmanuel Macron in un messaggio su X ha detto "grazie" alla donna, vittima degli stupri di Mazan, all’indomani della condanna del marito e di altri 51 imputati: "Per le donne, che hanno per sempre un esempio per denunciare e per lottare. Grazie Gisèle Pélicot. Per la … (la Repubblica)

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Con lui altri 50 uomini sono stati processati e condannati dal 2 settembre. «Penso alle vittime di stupro non riconosciute, le cui storie restano spesso nell’ombra», ha detto Gisèle Pelicot dopo la sentenza che giovedì 19 dicembre ha condannato il marito Dominique alla pena massima di 20 anni per stupro aggravato e vari reati. (Corriere della Sera)

La donna che ha compiuto 72 anni qualche giorno fa ascolta in silenzio la lettura della sentenza… PARIGI — La lettura della sentenza comincia con un po’ di ritardo, nel tribunale di Avignone gremito di giornalisti e militanti. (la Repubblica)

Gisèle Pelicot, 72 anni, è stata vittima di violenze sessuali da parte del marito Dominique e di altri uomini da lui contattati online per circa 10 anni All’esito di un processo durato poco più di tre mesi, il 19 dicembre il signor Pelicot è stato condannato a 20 anni di prigione per aver drogato la moglie per abusarne insieme ad altri uomini senza che lei ne fosse consapevole Le ripetute violenze sessuali sono state minuziosamente documentate dal signor Pelicot in video conservati e catalogati anno per anno. (Corriere della Sera)

Gisèle Pelicot, il patto patriarcale e l’ossessione per l’inanimato

Nel corso della mattinata verranno precisate le pene nei confronti suoi e dei co-imputati (la procura ha chiesto vent'anni). La sentenza è stata pronunciata in sua presenza, e davanti alla moglie e ai loro tre figli. (Corriere della Sera)

Dominique Pelicot è stato condannato al massimo della pena, 20 anni di carcere, per gli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot, nel processo sugli stupri di Mazan, che si chiude oggi ad Avignone. (L'HuffPost)

Bisogna sgomberare il campo, che non è morale e neppure giudiziario, per evitare che si immagini una restituzione o, peggio, un apparato giustificatorio per chi l’ha stuprata, con la connivenza del marito che la drogava per offrirne il corpo privo di sensi a chiunque si prenotasse via internet. (il manifesto)