Se la crisi climatica ci annoia

Disinteressati e forse rassegnati. Tutte le volte che si parla di clima la tentazione è quella di passare oltre. Che noia! È accaduto puntualmente anche per i lavori della Cop 29, conclusisi ieri a Baku in Azerbaigian. Lavori passati quasi inosservati, penalizzati dal voto americano. L'impegno dei Paesi ricchi di aiutare, con 300 miliardi di dollari l’anno, quelli in via di sviluppo affinché riducano le emissioni. (Corriere della Sera)

Su altri media

D: Quali buone pratiche avete presentato alla COP29? Tanti i temi discussi fra i quali:la decarbonizzazione, il bacino d’Aral, il partenariato con l’Italia e le misure per lottare contro eventi estremi come a Valencia. (Il Giornale d'Italia)

L'India boccia l'intesa: deludente Il rappresentante dei 45 paesi più poveri del Pianeta ha denunciato un accordo "poco ambizioso". (TGLA7)

L’Italia è stata il Paese in Europa che ha superato tutti gli altri per numero di badge concessi per accedere alla Cop29 di Baku (dove si negoziavano le sorti del pianeta quanto a cambiamento climatico e inquinamento) a dipendenti e dirigenti di imprese che fanno affari con gas e petrolio, soprattutto con quelli dell’Azerbaijan, che … (Il Fatto Quotidiano)

Conferenza sul clima Cop29 a Baku, c'è l'accordo: 300 miliardi di dollari all'anno per i Paesi più poveri

In un’ultima plenaria convocata per le 00:30 di domenica, ora di Baku, il presidente azero di Cop29, ex dirigente della compagnia petrolifera Socar e ora ministro dell’Ambiente, ha messo le delegazioni, provate da due settimane di trattative, di fronte a una scelta drammatica: firmare l’ultimo testo, rimaneggiato a più riprese nel corso della giornata, o accettare il fallimento di Cop29. (la Repubblica)

Un lungo applauso nel cuore della notte segna il raggiungimento a Baku dell'accordo tra quasi 200 nazioni al vertice Cop29, dopo quasi due settimane di trattative. (RaiNews)

Quasi 200 nazioni hanno detto sì all'accordo sul clima che aumenta ad almeno 300 miliardi di dollari l'anno la somma che i ricchi inquinatori storici pagano ai Paesi più poveri per agire contro il riscaldamento globale. (Corriere della Sera)