Leao & C. in panchina. Un lusso per questo Milan
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Il quarto derby della stagione fin qui disastrosa del Milan suggerisce una serie di riflessioni dedicate al gruppo dirigente (mercoledì sera, dopo partita, Ibra e Furlani sono rimasti in ufficio a parlare fitto fitto e amabilmente; ndr) di oggi (Conceiçao compreso) e a quello di domani (chiunque siano ds e allenatore prescelti). Il Milan lo lascia da imbattuto (fin qui 2 successi e 2 pareggi, inseguito in entrambi i casi) e con la possibilità teorica di guadagnare la finale tra tre settimane in occasione del ritorno con una notarella circolata sui social («speriamo che l'Inter sia in corsa per le altre due competizioni... (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
Una sensazione che la Milano nerazzurra conosce bene, visto che in tanti, negli anni, sono passati dalla Pinetina a Milanello, facendo la fortuna del Diavolo: da… (la Repubblica)
Nei quattro di questa stagione ne ha persi due (andata di campionato e finale di Supercoppa) e pareggiati due, spesso andando in svantaggio. (Il Messaggero)
C'era Stefano Pioli in panchina, che in quell'occasione arrivò alla sua sesta sconfitta consecutiva contro Inzaghi. Eppure quel Milan navigava in altre acque rispetto a quello 'portoghese' di Fonseca e Conceicao, che di contro è ancora imbatutto nella stracittadina, con l'acuto della vittoria in Supercoppa del gennaio scorso (Sky Sport)
Dopo la brutta sconfitta con il Napoli, il tecnico portoghese ha consentito al Milan di ritrovare il filo del discorso e continuare a puntare sull'unico obiettivo stagionale ancora raggiungibile. Un atteggiamento che servirà anche al ritorno per continuare a sognare la finale e puntare all'Europa. (Sportmediaset)
Le due squadre si sono affrontate davanti a un San Siro in cui erano presenti in totale 67.595 spettatori. Milan Inter spettatori San Siro Coppa Italia – La classifica dei derby con meno persone allo stadio (Calcio e Finanza)
Giusto. Anche l’intensità si allena, stiamo cercando ora una forma in campo e non solo sul video o alla lavagna”. (La Gazzetta dello Sport)