Libano, Tajani: "Se la situazione non peggiora il contingente resta"

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Roma, 2 ott. -Se in Libano non sarà "possibile operare il ministro Crosetto deciderà insieme alle Nazioni Unite" sulla missione Unifil. "Stiamo valutando tutto, ma un conto è preparare" un eventuale ritiro del contingente, "perché se peggiora la situazione bisogna essere pronti a qualsiasi evenienza. Se la situazione non peggiora, per come stanno le cose il contingente rimane lì". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, uscendo dalla audizione in Parlamento con il collega della Difesa Guido Crosetto sull'escalation in Medio Oriente (Today.it)

La notizia riportata su altre testate

“Quello che sta succedendo a Gaza non può più essere liquidato con un appello alla moderazione – ha aggiunto Fratoianni – è una cosa francamente insopportabile. “Perché non riuscite a condannare gli atti di terrorismo del governo israeliano a Gaza e in Libano?”. (Il Fatto Quotidiano)

Immaginate milioni di profughi che bussano alle porte dell’Europa, già provata da crisi su crisi. Il prezzo della guerra: un conto salato per tutti (infodifesa.it)

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Libano, Meloni sente il premier. I nostri soldati Unifil in prima linea per il cessate il fuoco: ecco cosa fanno

Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari di Montecitorio, alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato sui più recenti sviluppi in Medioriente. (Agenzia askanews)

E sulle forze di pace dell'Onu che sono sul campo. L'Italia è presente all'interno della missione Unifil con circa 1200 soldati ed è proprio di loro che la premier, Giorgia Meloni, ha parlato durante un colloquio con l'omologo libanese: "Il presidente ha ricordato il ruolo cruciale dei militari italiani present… (L'HuffPost)

Mentre nella notte le truppe israeliane sono entrate in Libano, coperte da raid aerei. Questa mattina le sirene di allarme sono risuonate a Tel Aviv e nel centro di Israele. (Secolo d'Italia)