La protesta dei medici: “Siamo pochi, senza una vita oltre la corsia e veniamo picchiati”

ROMA — La rabbia di medici e infermieri contro la manovra "senza risorse sufficienti per salvare il servizio sanitario nazionale e i suoi professionisti" è nel rombo dei tamburi, nel fiato spinto dentro i fischietti, nello scuotimento delle nacchere a forma di mani. “Dimissioni di massa”, “E l'infermiere se ne va”, sono i motivi dei cori in piazza Santi Apostoli, di fronte alla prefettura. Ci son… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

"Se aderiremo alla mobilitazione negli ospedali organizzata dalla Schlein? Noi abbiamo proclamato uno sciopero generale per la sanita'. Per quello che mi riguarda e' lavorare per far aderire anche il personale sanitario alla manifestazione. (Tiscali Notizie)

Così, mercoledì, mentre nelle piazze medici e infermieri protestavano contro una manovra “senza risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale e i suoi professionisti”, Olinto Caliceti, settantottenne di Casalgrande, ne subiva il disagio. (il Resto del Carlino)

Un copione che si ripete. Il giorno dopo uno sciopero si accende la guerra delle cifre. (il Giornale)

Schillaci: “Orgoglioso del nostro Sistema sanitario nazionale ma dopo 46 anni va riformato”

Elly Schlein ha fatto ieri la sua conferenza stampa per celebrare la conquista di Emilia-Romagna e Umbria e ha svelato le carte sulla sua strategia per contrastare il governo da qui al voto: una mobilitazione permanente negli ospedali. (Liberoquotidiano.it)

Forse anche lei ne è consapevole e per questo motivo ha subito rilanciato le ambizioni del Nazareno, annunciando una sorta di remake dell’estate militante – un flop senza precedenti, come testimoniato dai sondaggi – questa volta versione autunnale. (Nicola Porro)

“Quando facciamo riferimento alla medicina territoriale tornano in mente le difficoltà riscontrate sotto pandemia da Covid 19 ma segnalo che il nostro sistema è comunque eccellente e le misure messe in atto dal Pnrr ricordano che è questa la direzione da percorrere. (ANCI)