Edoardo Leo: "Commenti terribili quando una ragazza passa davanti a un tavolo di maschi. Io me ne vado"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il protagonista del nuovo numero di Vanity Fair è Edoardo Leo, attore e regista romano classe 1972, presto al cinema con 'Non sono quello che sono', l’Otello di Shakespeare tradotto in romanesco e ambientato ai nostri giorni. Nella lunga intervista rilasciata al magazine, Leo ha parlato di lavoro ma si è anche lasciato andare ad alcune riflessioni personali su grandi temi di attualità. Tra queste anche il patriarcato e il femminicidio (Today.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ma la sua unicità non sta solo in questo dato anagrafico così speciale: a 23 anni l'attrice, romana di origini pugliesi, ha alle spalle una carriera già solida, costellata di ruoli di donne fortissime di cui ha vestito i panni un po' con l'umano timore di non farcela, un po' con la gioia di poter dare loro vita attraverso il suo corpo. (Cosmopolitan)
Edoardo Leo porta Shakespeare nella Suburra e con "Non sono quello che sono" realizza un film forte e contemporaneo pur rimanendo fedele al testo di "Otello". Il film nelle sale dal 14 novembre porta questa storia fatta di violenza, sopraffazioni, tradimenti, razzismo, maschilismo, femminicidi nel mondo criminale romano dei primi anni 2000. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Una sinossi brevissima della tragedia inglese. “La scintilla è stata un articolo di giornale che parlava di un uomo che aveva ucciso la moglie per gelosia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'uscita è prevista per il 14 novembre. (ComingSoon.it)
Dal 14 novembre al Cinema Leo racconta la storia dei novelli Iago (Leo stesso), Otello (Jawad Moraqib), Desdemona (Ambrosia Caldarelli), Emilia (Antonia Truppo) nel 2001 (in tv le Torri Gemelle vengono colpite) in un contesto di malavita del litorale laziale in cui si riconosce la zona tra Anzio e Nettuno. (Il Clandestino Giornale)
Que… La storia di un viaggio. (La Stampa)