Meloni e la liberazione di Cecilia Sala: "La svolta? Una triangolazione complessa con Usa e Iran"
La presidente del Consiglio risponde in conferenza stampa alla domanda dell'Adnkronos: "Non c'è stato un momento di svolta, la vicenda è stata seguita con costanza dall'inizio alla fine. Non è un lavoro che ho fatto da sola. Abedini? Lavoro complesso, dettagli nelle sedi competenti" "Credo che ieri sia stata una bella giornata per l'Italia intera, per me, e vi farò una confessione, non ho provato emozione più grande di quando ho chiamato una madre per dire che sua figlia stava tornando a casa". (Adnkronos)
La notizia riportata su altri giornali
"Grazie presidente, stava per battere il record di Mario Draghi nelle risposte". Così Carlo Bartoli, il Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, alla presidente del Consiglio Meloni in conferenza stampa alla Camera. (Il Sole 24 ORE)
Ma la presidente del consiglio rivendica l’altro bavaglio, quello approvato dalla sua maggioranza e che vieta la pubblicazione letterale delle ordinanze di custodia cautelare. Poi si è difesa dall’accusa di limitare la libertà di stampa, sostenendo di aver risposto a 350 domande nel 2024: “Più di una al giorno”. (Il Fatto Quotidiano)
Programmata con un fortunato ritardo, a dir poco, quasi prevedendo al minuto secondo la soluzione del caso che le aveva rovinato le feste di Natale e di Capodanno, costituito dalla detenzione-sequestro di Cecilia Sala in Iran, la conferenza stampa d’inizio del 2025 è stata per la premier Giorgia Meloni una passeggiata. (Start Magazine)
La conferenza stampa di bilancio del 2024 e sulle prospettive del governo e dell'Italia per l'anno in corso del premier Giorgia Meloni è durata oltre due ore e mezza, organizzata dal Consiglio formiche. (Secolo d'Italia)
La diffusione del virus influenzale è prossima al picco, che secondo l’Istituto Superiore di Sanità sarà tra metà e fine gennaio. Mezza Italia è a letto con l’influenza. (Frosinone News)
In diretta tv, poco prima di mezzogiorno, va in onda la parabola triste del premierato. Prima era “la madre di tutte le riforme”, ora una delle tante “priorità”. (L'HuffPost)