Quali rapporti tra Israele e la nuova Siria?
Fidarsi o non fidarsi della nuova Siria di Ahmed al-Sharaa, come si fa chiamare adesso Abu Mohammed al-Golani? Questa è la domanda delle domande che in questi giorni tutti si stanno facendo, specialmente a Gerusalemme. Per cercare di capirlo dobbiamo andare indietro di qualche settimana e ripercorrere alcuni punti salienti forse troppo in fretta archiviati. Punto primo: l’organizzazione islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) quasi sicuramente non aveva intenzione di deporre Bashar al-Assad (Rights Reporter)
Su altre fonti
LaPresse (LAPRESSE)
Qui gli israeliani hanno esteso l'occupazione in vaste aree di territorio compres il Monte Hermon. Gli israeliani, dalla caduta del regime di Assad, hanno effettuato oltre 500 raid su basi militari, porti e aeroporti siriani. (Corriere TV)
Qui, il 27 luglio scorso, un missile lanciato dal Liba… (L'HuffPost)
La decisione, scrivono La Stampa e Sole 24 Ore, fa parte della politica di Gerusalemme di rafforzare la zona al confine con la Siria, entrata in una nuova fase piena di incognite. Continueremo a tenere il territorio, per farlo rinascere, e a stabilirci lì» ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu. (Moked)
Quando ci lasciamo alle spalle la punta nord del lago, la nostra guida avverte: «ecco, da qui in poi siamo sulle alture del Golan». Destinazione: Majdal Shams, la città più grande di questo altipiano montuoso ai piedi del Monte Hermon: 12 mila abitanti guidati da 17 anni da Dolan Abu Saleh, sindaco druso 47enne che ci accoglie con un tè allo zenzero e ci tiene a premettere che «qui siamo drusi e fieri israeliani dal primo all’ultimo». (Corriere della Sera)
Il Libano è il loro obiettivo, si considerano coloni, appartengono al movimento Uri Tzafon e sostengono che il sud del paese dei cedri appartiene a Israele. Quattro di loro sono stati arrestati dalle Israel Defense Forces. (Il Fatto Quotidiano)