Corea del Sud, scioperi e richieste di dimissioni per Yoon

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Corea del Sud, scioperi e richieste di dimissioni per Yoon Alte tensione in Corea del Sud. Il presidente Yoon prima proclama la legge marziale per reprimere l’opposizione interna poi nel giro di poche ore la marcia indietro innescata dallo stop del parlamento che ora è pronto a mettere Yoon in stato d’accusa. Servizio di Pierluigi Vito Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Se ne è parlato anche su altri media

L’ultima novità sta per prendere il via a Milano, dove Del Vecchio affianca l’imprenditore Martino Uzzauto per valorizzare il di lui business familiare: la carne di alta qualità. (Il Giornale d'Italia)

"Sicuramente accompagnando l'imprenditore nel diventare un po' più sofisticato anche nella struttura del capitale dell'impresa. I nostri imprenditori sono fantastici per far business e devono essere accompagnati per capire come essere più efficienti in un mercato sempre più competitivo, quindi serve l'accesso ai capitali in primis, l'interlocutore di riferimento, il private banker, che è la cerniera di congiunzione tra gli investitori e gli imprenditori capaci di creare valore nel lungo periodo. (Il Giornale d'Italia)

Subito si è scatenato il panico, il caos nella capitale, il Parlamento è stato blindato, migliaia di manifestanti sono andati davanti all'assemblea nazionale per ore". Con un intervento in diretta televisiva, il presidente sudcoreano conservatore Yoon Suk-yeol ha annunciato l'imposizione di una legge marziale d'emergenza per contrastare quelle che ha definito le forze antistatali filo nordcoreane. (la Repubblica)

Intorno alle 11 di sera di martedì 3 dicembre il presidente Yoon Suk Yeol ha proclamato la legge marziale. Cordoni di polizia e soldati hanno cercato di forzare le porte del Parlamento, ma sono stati fermati dalle barricate degli assistenti dei parlamentari. (Corriere TV)