Pasqua, la speranza passa dalla Chiesa che è ancora viva
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Il venerdì della crocefissione di Gesù è la giornata più mistica dell’anno. E non soltanto perché la settimana santa è spesso spazzata dal vento, evoca la potenza della natura, ci ricorda il pericolo e nello stesso tempo la speranza di rinascita che il creato cela e rappresenta. Questa sarà una Pasqua particolare, con un Papa convalescente eppure salvo, vivo, quasi rinato. L’Italia oggi è un paese secolarizzato, verrebbe quasi da dire scristianizzato. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Un vescovo che chiede, a un certo punto, di evitare di essere chiamato con l’appellativo tradizionale di “Sua Eccellenza”, perchè sto “insegnando a tutte le parrocchie che va superato”. Tanti gli spunti di riflessione che emergono dalle parole del vescovo Antonio Napolioni intervistato da Simone Arrighi, direttore di Cremonaoggi. (OglioPoNews)
Superare ogni appropriazione materialista e comprensione umana del mistero divino. non cercare sicurezze umane e titoli mondani, ma la fede in Cristo Vivo e Risorto. È un messaggio di speranza quello rivolto dall’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, alla comunità di fedeli. (GrandangoloAgrigento)
In questo difficile periodo storico, profondamente segnato dall’emergere di nuovi conflitti e da crescenti tensioni internazionali, i cristiani hanno il dovere improrogabile di farsi promotori instancabili di una cultura della pace, della fraternità e del dialogo a ogni latitudine. (In Terris)

Da monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo metropolita della Diocesi di Bari-Bitonto, nel giorno di una Pasqua che, a ragione, definisce «ferita», arriva l’invito alla concretezza del gesto, al coraggio della denuncia e insieme dell’amore. (la Repubblica)
Non ha lottato per la sua sopravvivenza, non si è opposto con la forza al potere ingiusto, non è sceso dalla croce, non ha maledetto i nemici... Giulietti + Se c’è un giorno dell’anno in cui risulta evidente che "la speranza non delude" (Rm 5, 5) è proprio quello di Pasqua, nel quale il Cristo, entrato nella passione e nella morte con pieno affidamento al Padre, risorge alla pienezza della vita. (La Nazione)
La veglia pasquale nella casa di riposo assieme agli ospiti, a chi vi opera, ai parenti e agli amici. Da tempo non si vedeva tanta gente nella cappella dell’istituto Chiesa gremita oggi pomeriggio all’opera “Don Baronio” per la veglia pasquale (anticipata) presieduta dal vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo. (- Corriere Cesenate)