Alla Cop29 l’Italia predica ma non pratica

Alla Cop29 l’Italia predica ma non pratica
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LA NOTIZIA ESTERI

Alla COP29 l’Italia si proclama leader nella lotta al clima, ma il 43° posto nel CCPI smaschera un immobilismo che non ha più scuse. Alla COP29 di Baku, l’Italia si è presentata al mondo come sempre, avvolta nella retorica: il governo si proclama all’avanguardia nella lotta al cambiamento climatico ma i numeri la smentiscono con fragore. Il 43° posto nel Climate Change Performance Index (CCPI), elaborato da Germanwatch, CAN e NewClimate Institute, è impietoso. (LA NOTIZIA)

Su altre fonti

L’Italia si colloca al 43° posto a livello mondiale nella classifica annuale sulla performance ambientale, stilata da Germanwatch, Climate Action Network (Can) e NewClimate Institute, con la collaborazione di Legambiente. (MeteoWeb)

Tg Green 21 novembre – Italia indietro nella classifica dei migliori Paesi sul clima 21 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

L’Italia, rispetto agli altri Paesi del Pianeta e dell’Ue, continua ad essere in forte ritardo sulle performance climatiche. (Eco dalle Città)

Clima, note negative per la Svizzera

Il Climate Change Performance Index 2025 rivela che l'Italia è in forte ritardo sulle performance climatiche, mentre la Danimarca, l'Olanda e il Regno Unito guidano la classifica. Il mondo arranca nella lotta al cambiamento climatico e la COP29 deve dare una scossa, ma la bozza di accordo presentata dall'Azerbaijan è stata definita "inaccettabile" dall'Ue (greenMe.it)

“L’Italia è in forte ritardo sulle performance climatiche“. Il nostro Paese occupa infatti la parte bassa, il 43esimo posto per la precisione, della classifica stilata dal rapporto annuale di Germanwatch, Can e NewClimate institute – realizzato in collaborazione con Legambiente per l’Italia – dedicato alla performance climatica dei principali Paesi del Pianeta, e presentato a Baku, in Azerbaigian, alla Cop29. (LAPRESSE)

Viene classificata come “media” per quanto riguarda le emissioni di gas a effetto serra e il consumo energetico. Con il 33° posto, la Confederazione evita per un soffio un punteggio complessivo “basso”. (RSI Radiotelevisione svizzera)