Coprifuoco nella città di Homs dopo gli scontri tra alawiti e sunniti: si cerca la pacificazione

La città di Homs, nel centro della Siria, è in stato di guerra: è stata bombardata più volte. Ci sono stati scontri tra alawiti e milizie sunnite legate al nuovo esecutivo di Damasco. ​La città oggi è a presenza mista con circa mezzo milione di sunniti, circa 450mila alawiti e 50mila cristinai: le tensioni sono più gravi qui che in altre parti del Paese. ​C'è il coprifuoco con posti di blocco ovunque: l'inviato del Corriere della Sera spiega come sia difficile muoversi in questa area del Paese. (Corriere TV)

Se ne è parlato anche su altri media

L'operazione ha permesso di "neutralizzare un certo numero" di membri di queste "milizie" fedeli a Bashar al-Assad, ha affermato Sana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In Siria dalle macerie del post-Assad si sta consolidando un regime sprezzante dei diritti umani e della democrazia. Finita una repressione ne comincia un’altra. (L'INDIPENDENTE)

Queste manifestazioni sono le prime dal rovesciamento di Assad. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Ucraina, massiccio raid missilistico russo su Kharkiv. Media: «Hamas non ha fornito la lista degli ostaggi da liberare»

L'operazione aveva l'obiettivo di "ripristinare la sicurezza, la stabilità e la pace civile" nella regione e ha "neutralizzato un certo numero" di combattenti. (il Giornale)

Una Ong e testimoni hanno riferito di manifestazioni della minoranza alawita in diverse città della Siria, dopo un video sui social network che mostrava un attacco a uno dei loro santuari. (Gazzetta del Sud)

Israele non ha ancora ricevuto da Hamas la lista degli ostaggi vivi e morti che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase di un eventuale accordo per il cessate il fuoco. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan, ripresa anche da Times of Israel. (Il Sole 24 ORE)