Manovra, Cimbri (Unipol): sbagliato concetto di profitto extra

"Secondo me è sbagliato proprio il principio dell''extra' profitto: chi è che decide cosa è extra e cosa no?". Lo ha affermato il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, intervenuto alla "Giornata dell'Economia" organizzata a Milano da Forza Italia, contestando non tanto il fatto che venga chiesto ai grandi attori del mondo produttivo e finanziario di contribuire alla tenuta dell'economia italiana nei momenti di difficolta', ma proprio il concetto di profitti "extra". (Tiscali Notizie)

Su altri media

Anche se la manovra richiederà sacrifici, come ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti, le imprese danno fiducia al governo. Affrontare il tema del debito pubblico, scongiurare tagli e confermare la riduzione del cuneo fiscale puntando sulla crescita. (il Giornale)

I banchieri, d’altra parte, resistono fermamente a qualsiasi normativa fiscale che possa imporre prelievi forzati dai loro profitti: l’introduzione di una tassa sugli extraprofitti è stata scartata, sia per l’opposizione dell’Associazione Bancaria Italiana sia per il dissenso di gran parte delle forze di maggioranza, inclusi forzisti e leghisti. (ComplianceJournal.it)

Questa settimana porta con sé due novità importanti sul fronte dei conti pubblici: l PIL degli ultimi anni è stato rivisto verso l’alto, il Ministro Giorgetti ha rilasciato un’intervista a Bloomberg in cui ha preannunciato che ‘‘non esistono contributi volontari delle aziende, quello che esiste è la stella polare che è l'articolo 53 della Costituzione, secondo cui ciascuno è chiamato a contribuire in base alla propria capacità. (L'HuffPost)

Tassi d’interesse alle stelle e incassi record: in 2 anni i primi sette gruppi bancari italiani raddoppiano gli utili. Dal Governo: “no a tassa sugli extraprofitti”

Mario Monti e Giorgetti La retorica populista dell'extraprofitto: e se guardassimo balneari e tassisti? (Today.it)

Ballano circa 500 milioni di gettito nel negoziato fra il Tesoro e le banche rappresentate da Abi sulle Dta, le imposte differite attive pagate dagli istituti per le perdite su crediti e avviamenti. (ilmessaggero.it)

Una dinamica di natura eccezionale, trainata dall’effetto degli alti tassi di interesse e che ha consentito alle banche di conseguire una marginalità eccezionale. In due anni i primi sette gruppi bancari del Paese hanno visto quasi raddoppiare gli utili, passati da 6,7 a 12,9 miliardi di euro, per una crescita tra il primo semestre di quest’anno e lo stesso del 2022 del 93,1%. (Terre Marsicane)