L'Ue e l'exit strategy dall'Ucraina
La partita di Bruxelles si è conclusa, i nomi sono andati a dama, Raffaele Fitto sarà commissario e vicepresidente, Giorgia Meloni ha ottenuto una importante vittoria politica di cui beneficerà l’Italia. La premier ha chiuso un’operazione da masterclass: prima ha marcato la distanza dalla vecchia “maggioranza Ursula” (mentre le sinistre e i commentatori “à la page” strillavano in prima pagina che l’Italia era «isolata»), poi ha condotto un duro negoziato, sminando il sabotaggio del Pd (scelta autolesionista, dettata dall’ideologia e da una scarsa conoscenza della nuova mappa globale che sta emergendo) e facendo leva su uno scenario internazionale in profondo e rapido cambiamento (lo shock del voto americano, il trionfo del Maga), infine ha colto il risultato facendo pesare il futuro contributo dei Conservatori europei e i suoi rapporti diretti con i nuovi e potenti protagonisti che stanno per entrare in scena, coltivati nei primi due anni a Palazzo Chigi, è il raccolto di centinaia di ore di volo, incontri bilaterali e vertici internazionali, la semina della presidenza del G7 e del parlare schietto con gli altri leader delle grandi potenze. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri giornali
Il ministro dell’Istruzione Valditara parla di “successo per l’Italia”, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ci mette la retorica patriottica: “Siamo uno dei Paesi fondatori, siamo una grande Nazione, con un governo stabile e un’economia in salute ed è giusto che tutto questo venga riconosciuto e valorizzato”. (LA NOTIZIA)
Da destra, per tutti. Ricordiamo tutti la litania a redazioni semi-unificate, no? Quella per cui l’Italia sarebbe finita «in serie B», «isolata» a livello internazionale a causa del governo di destra e della sua agenda euro-realista? È vero l’esatto contrario. (Secolo d'Italia)
Alla fine l’hanno fatto davvero: il voto del Partito Democratico (e dei Socialisti europei) ha appena portato Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva del governo dell’Europa. (Volere la luna)
Fausto Carioti 22 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Un portafoglio ampio che ha il proprio cuore nel Pnrr, ma si estende a Politiche di coesione, Sud e Affari europei. Il via libera ufficiale alla nuova Commissione europea che si insedierà ufficialmente il 1° dicembre è arrivato dopo mesi di intenso negoziato. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
– C’è più di un motivo per rallegrarsi di quanto accaduto mercoledì a Bruxelles, e guardare con minor pessimismo alle sorti della Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)