Jannik Sinner, il ricorso della WADA al TAS e le analogie col caso Palomino

Introduzione L'agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso al TAS chiedendo per Sinner uno stop che può andare da uno a due anni. La vicenda ricorda quella che ha coinvolto nel 2022 l’allora difensore dell’Atlanta Josè Palomino, anche lui imputato e poi assolto per contaminazione da Clostebol. Intanto l'avvocato di Jannik ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport'. "Ricorso legittimo ma non necessario, speriamo di risolvere la vicenda in tempi brevi" IL COMMENTO DEL DIRETTORE DI SKY SPORT (Sky Sport)

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Dorothea Wierer si è espressa sul caso legato al tennista Jannik Sinner, con cui condivide non solo la posizione di spicco all’interno dello sport italiano, ma anche le origini altoatesine. L’azzurra del biathlon ha detto la sua sulle controversie legate al doping, per cui da poco la Wada ha presentato ricorso al Tas riguardo all’assoluzione del tennista numero 1 al mondo. (FondoItalia.it)

Il tennista altoatesino, già assolto dalle accuse di doping, dovrà ancora pazientare: "Speriamo di poter chiudere in pochi mesi" Dopo essere stato assolto dalle accuse di doping, Jannik Sinner dovrà vivere altri mesi con lo spettro del giudizio pubblico: la Wada (l'organizzazione mondiale antidoping) ha infatti deciso di rivolgersi al Tas chiedendo uno o due anni di sospensione per il campione di Australian Open e Us Open. (Golssip)

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La sostanza rilevata è infinitesimale, siamo nell’ordine del miliardesimo in termini percentuali. Su questa questione è intervenuto Adriano Panatta: "Non sono un esperto di questioni giuridiche, ma anche dopo questo ricorso, resto fermamente della mia idea: Sinner è innocente. (Liberoquotidiano.it)

“Il problema delle norme antidoping, quasi al pari della Santa Inquisizione, è che c’è un’inversione dell’onere probatorio. (OA Sport)

Il miglior Perry Mason ideologico di Jannik Sinner è colui che altre volte lo ha un po’ stuzzicato, a tal punto da far pensare fosse geloso di lui: Nicola Pietrangeli. Ovvero il campione degli anni ’60 contrapposto in modo angolare al fuoriclasse moderno. (Liberoquotidiano.it)