Manovra, sanità condannata al declino

I numeri non mentono, Meloni e il governo sì. La manovra all’esame del Parlamento è chiara: gli stanziamenti per il Fondo sanitario nazionale diminuiscono fino a scendere sotto il 6% del Pil entro tre anni. A lanciare l’allarme sulla sanità non sono solo i sindacati, ma tutte le maggiori istituzioni e agenzie indipendenti, da Banca di Italia alla Corte dei Conti, dalla Fondazione Gimbe all’Istat. Salute al centro? “Con quale coraggio il ministro Schillaci dichiara che questo governo ha rimesso al centro la salute delle persone? I numeri sulla sanità, nella loro crudezza, parlano chiaro, e lo sa bene anche lui, che gioca alla propaganda”. (Collettiva.it)

Su altri media

«La manovra stanzia ulteriori risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale che si aggiungono a quelle già assegnate in sede di legislazione vigente. (Sanità24)

La riforma fiscale introdotta dalla manovra, che comprende Irpef, bonus fino a 20.000 euro e detrazione da 20.000 a 40.000 euro, aumenta le già ampie differenze nel trattamento fiscale delle diverse categorie di contribuenti (dipendenti, pensionati e autonomi) che tuttavia si annullano per redditi superiori a 50.000 euro. (Tiscali Notizie)

La discussione politica sulla fragilità del SSN è diventata un diverbio non privo di equivoci. Il finanziamento statale – che include i ticket, una tassa di fatto, da cui alcuni utenti sono ritenuti meritevoli di esenzione per ragioni di reddito o per patologie prolungate ad alto costo diretto o indiretto per le famiglie – è il 6,4% del PIL e sarà più o meno identico nel 2025 (6,3%). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ddl Bilancio/ Fvm: l’Italia verso una crisi sociale

Eventuali modifiche per aumentare gli stanziamenti richiederebbero riduzioni di altre voci di spesa o interventi discrezionali di aumento delle entrate”. (Sanità24)

Roma, 5 novembre – Per quanto il Governo continui a negarlo ostinatamente, anche alzando i toni, il piatto della sanità piange. L’ennesima conferma arriva dalla Fondazione Gimbe, il cui presidente Nino Cartabellotta (nella foto) è stato audito dalle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato proprio in relazione alla manovra finanziaria del prossimo anno. (RIFday)

Il problema del sottofinanziamento, dell’inefficienza e della disorganizzazione dei Servizi sanitari regionali affligge gli italiani da troppi anni. (Sanità24)