Giustizia, Gasparri: "Ringrazio Nordio per risposte a mie interrogazioni"
"Voglio ringraziare pubblicamente il ministro della Giustizia Nordio per le risposte a una serie di mie interrogazioni riguardanti la condotta di alcuni magistrati, tra i quali i noti Cascini, Santalucia, Albano ed altri. Si tratta di interrogazioni del 30 maggio 2023, del 22 ottobre 2024 e dell'11 novembre 2024". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Nelle risposte alle mie domande, che attengono al dovere dei magistrati di tenere comportamenti imparziali e di evitare atteggiamenti pubblici che possano apparire di parte e quindi tali da creare pregiudizio alla funzione della magistratura, il ministro Nordio, tra l'altro, afferma che ‘si coglie con favore l'occasione offerta dall'atto di sindacato ispettivo per rappresentare che è fermo intendimento del governo rimette mano alla vicenda degli illeciti disciplinari previsti dalla legge e ciò anche in attuazione dell'articolo 4 del disegno di legge di riforma costituzionale, già approvato in prima lettura alla Camera e attualmente in corso di esame in commissione al Senato’". (Adnkronos)
Su altre fonti
La scrive, il capogruppo di Forza Italia al Senato, per «ringraziare pubblicamente» Carlo Nordio per le risposte fornite alle sue interrogazioni. In una di queste, come anticipato dal Messaggero, il Guardasigilli prospetta la revisione delle sanzioni disciplinari per le toghe di parte e politicizzate, a partire dalla reintroduzione del codicillo contenuto in una legge varata nel 2006 su input dall’allora ministro Castelli e poi abrogata dal successore Mastella. (ilmessaggero.it)
“È una riflessione che stiamo facendo da tempo sull’opportunità che alcuni magistrati si esprimano in termini rudi e aggressivi, come purtroppo è avvenuto anche di recente, nei confronti di membri del governo, e su quali possano essere le conseguenze”. (Il Fatto Quotidiano)
Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Punire i magistrati che esprimono le loro opinioni politiche? “No, non è una questione all’ordine del giorno. E non è un disegno di legge che sia stato apprestato da noi. (Dire)
Sono sollecitato non solo dai comportamenti e dagli atti senza precedenti di governo e maggioranza parlamentare (con il consenso di pezzi di opposizione). Ma dall’atteggiamento dei mezzi di comunicazione di massa (il Corriere della Sera che dà per scontata una “guerra di trent’anni”, a partire cioè da Mani pulite, tra “politica e magistratura”) e da posizioni di non pochi giuristi (di recente un pezzo di Pier Luigi Portaluri sul Foglio del 2 febbraio, che sposa la tesi, già sostenuta da Sabino Cassese con “Il governo dei giudici”, della volontà dei magistrati di sostituirsi al potere politico). (Giustizia Insieme)
Tra governo e associazione nazionale magistrati il rapporto torna ad irrigidirsi. (La Stampa)
Non è una questione già sul tavolo, non c’è alcun disegno di legge pronto a essere discusso. Ma il tema delle sanzioni ai magistrati che manifestano idee politiche, esprimendo il loro pensiero, è stato già questione di discussione all’interno del governo. (LA NOTIZIA)