Tulsi Gabbard, direttrice della National Intelligence
Tulsi Gabbard era una deputata democratica che è passata al partito repubblicano per appoggiare Donald Trump. Ora sarà la direttrice della National Intelligence, questo vuol dire che supervisionerà le più importanti agenzie di Intelligence: FBI, CIA, NSA, (sono 18 in tutto). Vuol dire anche gestire un budget di 70 milioni di dollari. Le si rimprovera la mancanza di esperienza e soprattutto di aver fatto da cassa di risonanza alla propaganda di Putin (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il futuro governo di Donald Trump, già in via di definizione, è oggetto di acceso dibattito negli ambienti politici statunitensi, inclusi quelli del partito repubblicano. Tra le recenti nomine annunciate spiccano quelle di Matt Gaetz, Tulsi Gabbard e Pete Hegseth: tre figure che stanno suscitando scalpore per le posizioni controverse e la mancanza di esperienza specifica nei ruoli per cui sono stati scelti. (Famiglia Cristiana)
Hegseth ritiene il Pentagono un «covo di millennials pro-palestinesi» e vorrebbe eliminare i generali “woke” che hanno favorito la diversità tra le truppe. Kennedy è noto per le sue posizioni critiche nei confronti della medicina tradizionale, in particolare riguardo ai vaccini e alle istituzioni sanitarie. (ilmessaggero.it)
Le provocatorie nomine dei fedelissimi, e controversi, Matt Gaetz alla Giustizia e Tulsi Gabbard alla guida della National Intelligence sono piombate a Capitol Hill come una sfida alla stessa maggioranza repubblicana al Senato. (Adnkronos)
Tulsi Gabbard, 43 anni, riservista dell’esercito, ex rappresentante Democratica per le Hawaii, ha visto premiata la sua scelta di lasciare il proprio partito per diventare sostenitrice del tycoon. Sognava di guidare il Pentagono, ma alla fine Donald Trump le ha trovato un posto di grande rilievo: la direzione dell’Intelligence americana. (la Repubblica)
A capo della National Intelligence e delle 18 agenzie che supervisiona Donald Trump ha chiamato Tulsi Gabbard, per otto anni deputata delle Hawaii, che nel 2020 si era candidata alle primarie democratiche come scelta pacifista prima di lasciare il partito e sostenere quest'anno il candidato repubblicano (Corriere della Sera)
Il team di Trump: da Gaetz a Rubio, è già polemica per le nomine 14 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)