“Dossieraggi contro di me” La premier al contrattacco
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“Le inchieste dicono che il dossieraggio su di me è cominciato già alla fine del governo Draghi quando si capiva che sarei potuta andare al governo. Sulla vicenda dei dossieraggi mi aspetto che la magistratura vada fino in fondo, perchè, nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c’era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione. Nessuno Stato di diritto può tollerare una cosa del genere”. (Buttanissima Sicilia)
Su altri giornali
Commuove davvero la presidente del consiglio Giorgia Meloni che di fronte allo tsunami giudiziario sul mercato illegale delle intercettazioni evoca il rischio di eversione dello Stato di diritto ed auspica che la magistratura vada “fino in fondo”. (articolo21)
«Soggetti che rappresentano un pericolo per la democrazia del Paese». Lo scrive il pm di Milano Francesco De Tommasi negli atti dell'indagine sul gruppo che sottraeva dati di politici e persone influenti, fabbricava dossier e che godeva «di appoggi in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e dei servizi». (L'Unione Sarda.it)
La premier sottolinea infatti come, «nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c'era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione. La presidente del Consiglio sollecita la magistratura a proseguire senza riserve, sostenendo che queste indagini rivestono un’importanza fondamentale per la protezione dello Stato di diritto. (Il Dubbio)
I magistrati, prudenti, avvertono che "le indagini sono appena iniziate", ma già il terremoto mediatico scuote Palazzo Chigi. L’attenzione si è subito concentrata sulle falle di un sistema che sembra incapace di proteggere informazioni sensibili. (QuiFinanza)
Coviello è ora indagato per aver spiato illecitamente i conti correnti di politici, vip e figure istituzionali. L’ironia di Arianna Meloni è stata la risposta più diretta all’intrusione di Vincenzo Coviello, l'ex bancario bitontino che, per mesi, ha monitorato il suo conto corrente alla ricerca di presunti segreti finanziari. (Corriere della Sera)
Si moltiplicano le reazioni della politica al sistema di acquisizioni illecite da banche dati strategiche scoperchiato dall’indagine della Dda di Milano e della Dna. Il vicepremier Antonio Tajani parla di "minaccia alla democrazia" e il ministro della Difesa Guido Crosetto invita a capire se ci sia "un filo rosso" fra diversi casi di dossieraggio. (Sky Tg24 )