Strage di Nuoro, l'omicida si è accanito sulla moglie. Effettuata l'autopsia sui corpi dell'assassino, della figlia e del vicino

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Ponte sullo Stretto

Sarebbero stati quattro i colpi di pistola, due alla tempia e due al torace, che hanno ucciso Giusy Massetti, la casalinga di 43 anni di Nuoro, caduta per prima nella strage familiare di mercoledì mattina, nella casa di via Ichnusa, per mano del marito, l'operaio forestale di 52 anni, Roberto Gleboni, morto suicida dopo aver quasi sterminato la famiglia. Sono le prime indiscrezioni che arrivano nel giorno delle autopsie sui corpi dello stesso omicida, di Martina Gleboni di 25 anni, figlia maggiore della coppia, e di Paolo Sanna, il 69enne vicino di casa, ucciso solo perché si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: l'uomo infatti stava salendo nel suo appartamento al terzo piano quando si è trovato di fronte l'operaio forestale con la pistola in mano. (Tiscali Notizie)

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Secondo il racconto dei media nazionali, uno scimpanzé ha sottratto un bimbo alla madre e l’ha trascinato nella foresta, uccidendolo. L’episodio ha scatenato la rabbia della popolazione locale, la cui reazione si è tradotta in violento attacco in un centro di ricerca sui primati. (Frosinone News)

Si sono svolte le prime autopsie su tre dei cinque cadaveri rinvenuti a Nuoro, dove un uomo ha compiuto una strage, sterminando gran parte della sua famiglia. Dai test eseguiti sui corpi della moglie, della figlia e del vicino, si è capito la modalità delle loro morti e si stanno cercando di intuire nuovi dettagli del macabro plurimo omicidio. (Virgilio Notizie)

Era attesa a Olbia, dove avrebbe partecipato a un concorso indetto dal Comune per selezionare nuovi funzionari del settore amministrativo. Un appuntamento importante per Martina Gleboni, una giovane di 25 anni con un futuro promettente davanti a sé, che purtroppo non avrà mai la possibilità di realizzarlo. (Gallura Oggi)

Strage di Nuoro, il figlio sopravvissuto: "Mi sono salvato perché mi sono finto morto"

E un colpo alla tempia per sé stesso, in via Gonario Pinna, dove si è conclusa la mattinata di ordinaria follia di Roberto Gleboni, che mercoledì scorso ha sterminato i familiari prima di togliersi la vita. (L'Unione Sarda.it)

Ai militari ha confidato di essersi salvato dalla furia omicida del padre fingendo di essere morto anche lui: un proiettile lo ha colpito al volto, ma ferendolo in modo non grave tanto che l'intervento chirurgico cui è stato sottoposto è stato necessario solo per rimuovere alcune schegge dalla mandibola. (Today.it)

ROMA – “Sono tutti morti. Mi sono salvato perché ho finto di esserlo anche io. In casa urlavano tutti”. Li ricorda così quei momenti concitati il 14enne sopravvissuto alla strage di Nuoro in cui sono morte 5 persone. (Dire)