Avetrana - Qui non è Hollywood. La recensione della serie Disney+

Avetrana - Qui non è Hollywood. La recensione della serie Disney+
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La serie si connette con la percezione ultraterrena che permea il profondo Sud e il loro rapporto con la Morte, i segni arcaici e premonitori con cui Mezzapesa evita il morboso. RoFF19. FreeStyle LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI La chiave che Pippo Mezzapesa e la sua squadra di collaboratori scelgono per affrontare il delitto di Avetrana del 2010 porta con sé una connessione forte con la maniera in cui il profondo Sud, dove l’omicidio di Sarah Scazzi si è consumato, vive la Morte, il senso del destino, la percezione di una dimensione ultraterrena delle cose: si tratta della felice intuizione con cui la serie Disney+ si tiene al riparo dagli aspetti più morbosi di un giallo che i media italiani hanno aggredito come cani da caccia affamati nel corso di quell’estate di quattordici anni fa, assaltando le viuzze del paesino nel tarantino, gli schermi dei televisori e le prime pagine dei tabloid (Sentieri Selvaggi)

Ne parlano anche altri media

(Cinematografo.it/Adnkronos) – Il cuore pulsante della serie “è stato quello di avvicinarci il più possibile all’umanità di questa storia. Racconta così Pippo Mezzapesa il modo in cui si è approcciato alla direzione di Avetrana - Qui non è Hollywood, la serie originale Disney+ in quattro episodi che affronta uno dei delitti che più hanno colpito l’immaginario collettivo italiano, ovvero quello di Sarah Scazzi avvenuto il 26 agosto del 2010 ad Avetrana in provincia di Taranto. (cinematografo.it)

LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI (Sentieri Selvaggi)

E poi naturalmente c’è la scritta “qui non è Hollywood”, trovata su un muro di Avetrana e ricondotta dagli autori della serie al circo mediatico seguito alla scomparsa di Sarah Scazzi, addirittura realizzata sul muro di casa Misseri mentre nella realtà si trovava altrove in paese e, secondo l’opinione comune, risaliva ad anni prima ed era una citazione dalla canzone dei Negrita. (Gamesurf)

“Avetrana, qui non è Hollywood”: il ritorno del caso di Sarah Scazzi in televisione come una tragedia di Shakespeare

Il cast della miniserie Quando si racconta una storia vera che si intreccia con il true crime la strada da percorrere è sempre molto delicata. Del resto, siamo così assuefatti dalla cronaca nera che sembra impossibile adattare e mostrare la verità in un film o in una serie. (Movieplayer)

Quando Marracash inizia a cantare siamo ai titoli di coda e la sensazione che arriva è difficile da descrivere: è un misto di rabbia, drammaticità, nero. (Vanity Fair Italia)

È questa la chiave migliore per approcciare Avetrana – Qui non è Hollywood, la serie prodotta da Groenlandia e diretta da Pippo Mezzapesa (da lui scritta con Antonella W. Prendendo spunto da una massima su Berlusconi, si potrebbe dire: “Non temo Avetrana in sé, temo Avetrana in me”. (La Repubblica)