Salvini e Tajani riescono a litigare pure sulle elezioni in Austria
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La vittoria dell’ultradestra di Fpö in Austria porta scompiglio anche in Italia e nella coalizione di governo. Divisa, come sempre, sulle alleanze dei singoli partiti in Europa. La polemica nasce dalle parole del leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che parla senza mezzi termini di “rinascita neonazista”. Facendo indispettire Matteo Salvini, che con la sua Lega al Parlamento europeo fa parte dello stesso gruppo – quello dei Patrioti – del partito austriaco. (LA NOTIZIA)
Su altre fonti
Di fronte a questi successi delle destre estreme è assolutamente necessario dar vita a forme di isolamento politico istituzionale, come stanno facendo in Turingia gli altri partiti, dalla Linke alla BSW per arrivare alla SPD e alla CDU. (Il Fatto Quotidiano)
Il Partito popolare austriaco (Övp) del cancelliere Karl Nehammer, che guidava la coalizione del governo uscente, ha ottenuto il 26,5% dei voti, con un calo dell'11% rispetto alle elezioni del 2019. L'esultanza del leader di FPOe, Herbert Kickl (al centro), con i suoi sostenitori - Reuters (Avvenire)
Vittoria in Austria del Fpoe (Partito per la Libertà dell’Austria), che è arrivato primo alle elezioni di ieri con quasi il 30%, per la precisione, 29,2%. Partito dichiaratamente filorusso e anti-migranti ha battuto l’Oevp del cancelliere Karl Nehammer (26,5%) e i socialisti del Spoe (21%). (Notizie Geopolitiche)
Segue il Partito popolare austriaco (Övp) del cancelliere, Karl Nehammer, che guidava la coalizione del governo uscente, con il 26,5% dei voti. Ad annunciarlo il ministero dell’Interno austriaco. (Vatican News - Italiano)
Gianni Alemanno, come commenta il successo dell’Fpö in A… (L'HuffPost)