Salvini e Tajani riescono a litigare pure sulle elezioni in Austria

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La vittoria dell’ultradestra di Fpö in Austria porta scompiglio anche in Italia e nella coalizione di governo. Divisa, come sempre, sulle alleanze dei singoli partiti in Europa. La polemica nasce dalle parole del leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che parla senza mezzi termini di “rinascita neonazista”. Facendo indispettire Matteo Salvini, che con la sua Lega al Parlamento europeo fa parte dello stesso gruppo – quello dei Patrioti – del partito austriaco. (LA NOTIZIA)

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Il quale sembra avere più sponde da questo lato dell’Alpi. Il vicepremier Matteo Salvini, tra tutti: «Il popolo austriaco ha votato e ha premiato i nostri amici e alleati, una giornata storica nel nome del cambiamento. (Open)

Più della baruffa tra Antonio Tajani e Matteo Salvini sulla vittoria dell’estrema destra in Austria, spicca il silenzio di Giorgia Meloni. È la premier di un Paese alleato dell’Austria: pur se non dovuto un commento era logico aspettarselo. (il manifesto)

In quest’intervista con Repubblica, il capogruppo dei popolari austriaci al Parla… (la Repubblica)

Tajani e Salvini litigano sulle alleanze in Europa. E Meloni tace

Il leader di Forza Italia auspica così “una forma di governo a guida popolare che escluda il Partito della libertà”: “Le battaglie politiche – insiste Tajani – si vincono sempre al centro per impedire che gli estremisti di destra e sinistra facciano danni”. (Il Fatto Quotidiano)

"Ogni rigurgito neonazista va respinto”: è netto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che provoca la ringhiosa reazione della Lega, in festa per il riverbero sui Patrioti a Strasburgo. (la Repubblica)

La FPÖ guidata da Herbert Kickl ha vinto le elezioni federali in Austria. Dalle urne di Vienna esce un’altra conferma del vento di destra che soffia sull’Europa. (Corriere della Sera)