Pazzali e quella rete di relazioni di alto livello degli spioni
MILANO. A 24 ore dall’autosospensione di Enrico Pazzali dalla presidenza della Fondazione Fiera Milano a causa dell’inchiesta sui dossier illegali prodotti dalla sua società, la Equalize srl, e mentre emergono nuovi elementi dalle intercettazioni al vaglio dei magistrati, la polemica politica si allarga e diventa sempre più netta la contrapposizione tra attendisti e interventisti, a partire da ch… (La Stampa)
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Il primo passo è attendere l’esito del Riesame che segnerà un punto importante per il quadro generale della inchiesta. (IL GIORNO)
In apparenza è un surreale autodossieraggio il 13 giugno 2023, quando un agitatissimo presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, ordina ai suoi investigatori privati Samuele Calamucci e Carmine Gallo nell’agenzia Equalize di entrare nella banca dati Sdi del ministero dell’Interno e scoprire se risulti indagato di qualcosa: in realtà lo fa perché da «un suo amico generale della Gdf» ha avuto la soffiata che in Procura a Milano un pm, Paolo Storari, stia facendo indagini su 200 mila euro bonificatigli da Intesa Sanpaolo nel 2021. (Corriere Milano)
I suoi legali Federico Cecconi e Fabio Giarda ieri hanno spiegato che ha fatto un passo di lato «per poter più efficacemente e rapidamente chiarire la propria estraneità ai fatti», il coinvolgimento nell'inchiesta sull'accesso illegale a banche dati dello Stato della società Equalize di cui è socio di maggioranza. (il Giornale)
Lo stallo per ora rimane. «Io non ho mai chiesto informazioni, non le ho mai avute e non mi sembravano assolutamente utili. (La Repubblica)
L’autosospensione non basta. Ma che Enrico Pazzali non possa restare nel limbo troppo a lungo e che non possa più tornare a fare il presidente di Fondazione Fiera Milano, dopo lo scoppio dell’inchiesta su dossieraggi e hackeraggi abusivi con al centro la sua società Equalize srl, è la convinzione di tutti, soprattutto a Palazzo Marino. (La Repubblica)
Era dall’autunno del 2016, all’epoca dello scoppio dello scandalo delle copie digitali fasulle che ne gonfiavano spropositatamente la diffusione, che al Sole 24 Ore un’assemblea di redazione non durava quattro ore e mezza. (Il Fatto Quotidiano)