La "Familia" cruda e vera di Costabile

In concorso nella sezione «Orizzonti» di Venezia 81 arriva il secondo film di Francesco Costabile che, dopo Una femmina di due anni fa, torna con il convincente Familia distribuito da Medusa dal 2 ottobre. Si tratta di una sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli, ispirata al romanzo autobiografico di Luigi Celeste Non sarà sempre così (Piemme). Luigi Celeste (uno straordinario Francesco Gheghi) ha vent'anni e vive con sua madre Licia (Barbara Ronchi) e suo fratello Alessandro (Marco Cicalese), i tre sono uniti da un legame profondo. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Disponibili i trailer ufficiali di alcuni dei film in Concorso e Fuori concorso a Venezia 81. Tra i titoli presentati Familia, l’opera seconda di Francesco Costabile in Concorso nella sezione “Orizzonti” e Taxi Monamour, quarto lungometraggio di Ciro De Caro (Spaghetti Story) che sarà presentato in concorso il 3 settembre alla 21ª edizione delle “Giornate degli Autori”. (Cineblog)

Viene presentato oggi in Concorso nella sezione Orizzonti alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, FAMILIA, opera seconda di Francesco Costabile con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese. (ilmessaggero.it)

La recensione video di Familia, il film di Francesco Costabile con un grande Francesco Gheghi: il bimbo di Io sono tempesta sta crescendo da divo La recensione video di Familia, il film di Francesco Costabile con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese, Francesco De Lucia, Stefano Valentini, presentato al Festival di Venezia (BadTaste.it Cinema)

Familia di Francesco Costabile a #Venezia81, la recensione di Federico Pontiggia

La storia vera di Luigi Celeste in un film teso, angosciato e asfissiante, che accoglie un finale anti-climatico nella sua esplorazione della libertà a tutti i costi. Straordinario il cast, a cominciare da Francesco Gheghi. (Movieplayer)

Luigi vive la strada e, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove respira ancora rabbia e sopraffazione. (Cinecittà News)

Una medietà con licenza di acuto, aspirazionale senza complessi né infingimenti, una poetica vigile e uno stile senziente, eppure a rischio di sottovalutazione, complice qualche primo piano, qualche parentesi esemplificativa e qualche lirismo di troppo che dischiudono il baratro della fiction: in Concorso a Orizzonti alla 81. (cinematografo.it)