Il personaggio. Paul Ginsborg, lo storico militante
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A Paul Ginsborg, morto ieri all'età di 76 anni, venne subito riconosciuta la patente di inventore di un nuovo genere storiografico.
Sapeva raccontare.
E, a differenza di altri studiosi anglosassoni, evitava di inarcare il sopracciglio verso gli eterni vizi del carattere nazionale
Il professore inglese che cambiò la storia d'Italia.
Aveva una qualità allora rara tra gli storici italiani.
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"Il movimento da noi creato – ha detto Pardi – non ha prodotto effetti di tipo organizzativo ma ha funzionato da lievito dentro la società e i suoi frutti li ha dati. L’ultimo saluto a Paul Ginsborg sabato alle 15 alle Leopoldine di piazza Tasso (LA NAZIONE)
Vincitore per la settima volta del titolo mondiale al Crucible di Sheffield in Inghilterra, “The Rocket”, così com'è soprannominato, è una sorta di dio conteso dalle Tv e dai tornei in giro per il mondo a suon di centinaia di migliaia di sterline (La Sicilia)
Per cui per le famiglie si sprecano impegno ed energie ma ne rimane poco per la società e per lo Stato» Bollò così i governi italiani, da Berlusconi a Renzi, a suo avviso dominati, secondo la prassi propria della società italiana, da una smisurata attenzione, spesso esclusiva, «all’ istituto familiare». (La Stampa)
Paul Ginsborg, con il professor Pietro Clemente e con un gruppo di giovani dottorandi, analizzò anche la vita quotidiana in un condominio di Poggibonsi e nel 2010 intervenne a un convegno, nella Sala Set del Politeama, dedicato alle origini del locale distretto industriale Aveva lasciato un’impronta anche a Poggibonsi, grazie a rilevanti ricerche sul territorio, il professor Paul Ginsborg scomparso ieri mattina all’età di 76 anni in seguito a una grave malattia. (LA NAZIONE)
Un aiuto che, nel tempo, ha sostenuto le attività del Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, di Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, e, recentemente, della associazione Femminile Maschile Plurale. (ravennanotizie.it)
Quando venne fuori Berlusconi ci promettemmo l’un l’altro che ci saremmo dati da fare se fosse stato superato un gradino di tollerabilità. È lui, insieme con il professore fiorentino Francesco ‘Pancho’ Pardi a dare vita, subito dopo il "resistere, resistere, resistere" del gennaio 2002 del procuratore Francesco Saverio Borrelli, al movimento dei "girotondi" contro le cosiddette "leggi ad personam" del Cavaliere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)