Guerra in Medio Oriente, identificati i corpi dei 6 ostaggi recuperati a Gaza

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani di Hams ha pubblicato un video, di cui le autorità avevano vietato la diffusione, in cui si afferma che le donne sequestrate sono state violentate e alcune sono rimaste incinta durante la prigionia. Nel filmato un tunnel buio, i pianti di un neonato, la foto di una donna incinta con la didascalia: «Sono passati più di 9 mesi». «Ogni cittadino sappia che se verrà rapito, il premier farà di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas», ha dichiarato il Forum. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Al posto dei prigionieri e della pace “stiamo ricevendo solo sacchi di cadaveri”. Non la liberazione degli ostaggi, non la fine del conflitto. (Il Fatto Quotidiano)

L'obiettivo è fare pressione per trovare un accordo per la liberazione dei prigionieri da parte di Hamas (LAPRESSE)

C’è rabbia in Israele contro il premier Benjamin Netanyahu e il suo governo di estrema destra religiosa. Dopo quasi un anno di guerra, con oltre 40mila palestinesi uccisi a Gaza di cui un terzo bambini, l’obbiettivo di portare a casa vivi gli ostaggi non è stato mantenuto, la regione è in fiamme e nell’opinione pubblica mondiale è cresciuta in modo esponenziale l’avversione verso Israele e verso i 750mila coloni che occupano illegalmente i territori dei palestinesi. (Notizie Geopolitiche)

Le tv nazionali mostrano le immagini delle affollate manifestazioni nel Paese. L'autostrada 531 è stata bloccata al traffico, migliaia di manifestanti sono scesi per le strade anche a Haifa e Beer Sheva. (Corriere del Ticino)

Decine di migliaia di persone sono scese in piazza nelle città israeliane in una manifestazione di dolore e rabbia dopo che altri sei ostaggi sono stati trovati morti a Gaza. Imponente quella a Tel Aviv dove ci sono stati anche una trentina di arresti e diversi feriti. (LAPRESSE)

La protesta innescata dall'uccisione di sei ostaggi israeliani nelle mani di Hamas ha portato decine di migliaia di persone nelle strade dello Stato ebraico (700 mila secondo gli organizzatori) e le manifestazioni sono sfociate in pesanti scontri con arresti e feriti. (La Stampa)