L’America profonda non esiste

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Dal primo dibattito presidenziale non sono nemmeno passate tre settimane. Il tempo di assistere a un attentato, esaminare minuziose perizie psichiatriche a distanza sulla salute di Joe Biden, e registrare la nomina freschissima di J.D. Vance come candidato alla vice-presidenza per i Repubblicani. In buona sostanza, dopo una stanca fase di studio, la corsa alla presidenza americana sembra essere finalmente entrata nel vivo. (Rivista Studio)

Su altre testate

A poche settimane dalle elezioni americane del 5 novembre e a pochi giorni dall’attentato a Donald Trump, abbiamo incontrato Jere Sullivan, chairman of international public affairs di Edelman Global Advisory, uno specialista che sa tutto quello che succede a Washington, e che, oltre a raccontare la drammatica campagna elettorale con Biden e Trump in campo, spiega come la vittoria di uno o dell’altro influenzerà il rapporto USA-Europa. (Primaonline)

sat/gsl (OglioPoNews)

15 minuti Due partiti e due candidati alla presidenza, entrambi impopolari per molti elettori ed elettrici. Poche società sono così polarizzate come quella negli Stati Uniti. Abbiamo raccolto le impressioni di un democratico, un repubblicano e un indipendente, tutti residenti in Svizzera, la terra del compromesso. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

USA 24 – Verso le presidenziali negli Stati Uniti – Episodio 28

Poco più di tre settimane fa, Joe Biden e Donald Trump si sono incontrati per un dibattito. Il momento più devastante è stato quando Biden ha detto: «Continuerò a muovermi finché non otterremo il divieto totale della… della… iniziativa totale rispetto a ciò che possiamo fare con più pattuglie di frontiera e più funzionari per l’asilo». (Jacobin Italia)

E’ risaputo come Mark Twain, avendo appreso della pubblicazione del suo necrologio, abbia risposto: “La notizia della mia morte è alquanto esagerata”. Intendiamoci: le ragioni di inquietudine erano (e sono) tutte fondate. (ilmessaggero.it)

Ripercorriamo cosa è successo nelle 48 ore che hanno cambiato per sempre i destini delle elezioni di quello che è ancora il Paese più potente del mondo. (Skuola.net)