Autonomia differenziata: Calderoli vede il bicchiere mezzo pieno, ma fa orecchie da mercante
“Non ha senso parlare di vincitori o di vinti. La Consulta ha sancito che l’Autonomia è costituzionale, questa è una rivoluzione copernicana per il sistema italiano”. Lo afferma il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, in un’intervista al Corriere della Sera, dopo che la Consulta ha dichiarato la costituzionalità dell’Autonomia Differenziata, ma ha ritenuto illegittime alcune disposizioni. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Stop della Consulta a sette profili del testo sull'Autonomia: dai Livelli essenziali di prestazione (Lep) alle aliquote sui tributi. La decisione della Corte accoglie parzialmente i ricorsi delle quattro Regioni guidate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) che hanno impugnato la legge Calderoli. (Sky Tg24 )
La sentenza della Corte Costituzionale che ieri ha parzialmente accolto i ricorsi delle Regioni rosse contro la legge sull'autonomia differenziata può considerarsi un Giano bifronte. Da un canto, afferma che non può qualificarsi del tutto incostituzionale una legge dovuta, perché attua in via generale ciò che è già previsto dal Titolo V della Costituzione. (il Giornale)
Salvini ha sempre inseguito il sogno di una Lega nazionale, quindi è uscito dall’ambito del vernacolo padano lombardo-veneto”. “Non credo che in questo momento stiano piangendo Meloni e Tajani. (Il Fatto Quotidiano)
Ma a Torino ci sono scontri con le forze dell'ordine, compaiono due fantocci di Meloni e Valditara bruciati e la destra grida agli anni Settanta e attacca la sinistra. Ma cosa è successo davvero e cosa viene contestato dai giovani? Il giorno dopo la sentenza della Consulta sull'Autonomia cerchiamo di capire cosa hanno detto i giudici e perché hanno passato la palla al Parlamento. (la Repubblica)
La Corte costituzionale ha inferto un duro colpo al progetto di autonomia differenziata, la legge fortemente voluta dalla Lega che permetterebbe alle regioni di gestire in autonomia materie oggi di competenza statale. (WIRED Italia)
Diciamo che non è un colpo all’autonomia, ma come l’autonomia viene declinata in un modo che diventa fortemente disgregante. Secondo il costituzionalista Michele Ainis, intervistato dal TG della RSI, “ciascuna delle 15 regioni di diritto comune può reclamare tutte e 23 le materie in gioco. (RSI Radiotelevisione svizzera)