Stellantis, le accuse del governo all'opposizione rimasta (fino a oggi) «afona»

C’erano una volta la Fiat e gli Agnelli, che facevano auto e avevano anche rappresentanti di famiglia nei governi. Oggi che ci sono Stellantis e gli Elkann, e che di auto in Italia se ne producono sempre meno, la premier rifiuta gli appuntamenti e le lusinghe della Casa, mentre il Parlamento si ritrova unito nel criticare gli eredi di un brand che peraltro non è più nemmeno italiano. Insomma è finito il clima da belle epoque che portò Berlusconi a tenere la foto dell’Avvocato sul comodino. (Corriere Roma)

Su altri giornali

L’attrice francese, lanciata dal film il Tempo delle mele, in pieni anni 80, era il volto su cui il ceo portoghese puntava per convincere i consumatori cinesi a comprare la Citroën DS 5. Non ha funzionato e il fallimento sul mercato cinese è uno degli errori che viene rinfacciato al manager 66enne. (Corriere della Sera)

"Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro”, questa la dichiarazione di allora, ma che forse riassume al meglio poco meno di 4 anni da amministratore delegato, di Stellantis nel segno più delle intenzioni che delle intuizioni, di una rigidità caratteriale diventata un sistematico gioco di rimessa alle responsabilità altrui. (La Gazzetta dello Sport)

Stellantis, la lettera di John Elkann ai dipendenti dopo le dimissioni di Carlos Tavares

Divergenze strategiche e la sfida di un settore in crisi al centro della decisione. «Sono stati giorni difficili», scrive il presidente di Stellantis John Elkann ai dipendenti dopo le dimissioni del ceo. (Milano Finanza)