Acea, accordo vincolante per la cessione della rete elettrica di Areti a Terna

Società quotata al MidCap - e Terna hanno firmato un accordo vincolante per la cessione a Terna della rete elettrica in alta tensione di Areti, di proprietà al 100% di Acea. Il valore complessivo degli asset ai fini regolatori (Regulated Asset Base - RAB) oggetto di cessione è stimato a circa 203 milioni di euro alla fine del 2024. Il corrispettivo totale per la cessione è pari a 247 milioni di euro, di cui circa 224 milioni di euro riconosciuti da Terna e circa 23 milioni di euro relativi al premio riconosciuto da ARERA pari al 4% del costo storico rivalutato. (SoldiOnline.it)

Ne parlano anche altri giornali

Importante acquisizione strategica per Terna, che ha firmato un accordo con Areti S.p.A., controllata di Acea S.p.A., per l’acquisizione del 100% di un nuovo veicolo societario che includerà parte delle infrastrutture ad alta tensione di Areti nella zona metropolitana di Roma. (Borse.it)

Terna ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2024. La società ha terminato il periodo in esame con ricavi per 2,65 miliardi di euro, in aumento del 17,8% rispetto ai 2,25 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell’anno precedente. (SoldiOnline.it)

Terna segna un altro trimestre positivo, con numeri in crescita e risultati solidi. I primi nove mesi del 2024 vedono ricavi in aumento del 17,8%, un margine operativo lordo che sfiora il +22% e un utile netto in crescita del 26,6%. (FIRSTonline)

Terna migliora la guidance dopo 9 mesi in crescita. Delibera acconto su dividendo

ROMA – Terna chiude i primi nove mesi del 2024 con un utile netto di gruppo a 812,6 milioni di euro, in rialzo del 26,6% rispetto ai 641,7 milioni dei primi nove mesi del 2023. Lo comunica la società in una nota dopo che sono stati approvati i risultati al 30 settembre. (la Repubblica)

Sale la guidance sull’intero anno Deal da 247 milioni di euro. (Milano Finanza)

Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all'aggiornamento del WACC riconosciuto per il 2024 e all'ampliamento della base asset regolata (RAB). (Finanza Repubblica)