Il petrolio avanza a New York con Medio Oriente, +3,18%

Il petrolio avanza a New York con le tensioni in Medio Oriente. Le quotazioni salgono del 3,18% 70,34 dollari al barile. Gli Stati Uniti ritengono che l'Iran stia preparando un attacco imminente contro Israele. . (Tuttosport)

Su altre fonti

Secondo gli esperti, qualsiasi accenno alla prosecuzione degli aumenti della produzione potrebbe compensare le preoccupazioni relative alle interruzioni delle forniture dal Medio Oriente (Milano Finanza)

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Prezzo del petrolio in aumento con la crescita della tensione in Medio Oriente: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 71,05 dollari al barile con un avanzamento dell'1,75% mentre il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 74,71 dollari al barile con una crescita dell'1,56%. (Tiscali Notizie)

Petrolio, perché i prezzi sono in calo ai minimi da 3 anni? La svolta dell'Arabia Saudita e le mosse della Libia

– Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. A pesare è la notizia che l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, starebbe pensando a un aumento della produzione da dicembre, anche se la mossa dovesse portare a un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio. (Agenzia askanews)

Il repentino rialzo ha consentito di recuperare tutto il calo dell’ultima settimana. (Il Fatto Quotidiano)

Il Wti americano, che giovedì 26 settembre ha chiuso in ribasso del 2,9%, perde lo 0,27% portandosi a 67,49 dollari al barile. A spingere al ribasso i prezzi è la possibilità che l’Arabia Saudita abbandoni l’obiettivo del prezzo a 100 dollari al barile in vista di un aumento della produzione. (Corriere della Sera)