La fuga dei medici lombardi: ogni anno 500 vanno all’estero. E il progetto per importare infermieri stranieri per ora non decolla
Il progetto si chiama “Magellano”. Ed è partito a fine 2023 nell’Asst Sette Laghi, con undici infermieri sudamericani arrivati all’ospedale di Varese, grazie a un bando aperto fino al 31 dicembre scorso. E in base al quale, a breve, ne arriveranno altri sette. Eccolo, il modello a cui si ispira la Regione per reclutare in Argentina e Paraguay infermieri da “importare” negli ospedali pubblici lomb… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Argentina e Paraguay. Arriveranno dal Sudamerica i circa 500 nuovi infermieri con i quali Regione Lombardia spera di far fronte alla cronica carenza di personale sanitario negli ospedali del suo territorio. (MilanoToday.it)
È come se la sostituzione del personale italiano con quello di Paesi del Sudamerica sia l'unica soluzione possibile. La sensazione è che l'infermiere sia una figura sempre non adeguatamente compresa e valorizzata . (Nurse24)
Infermieri dall’estero. Nursing Up: “Paradossali i toni trionfalistici di Bertolaso” (Quotidiano Sanità)
Se guardiamo all’esperienza di Varese a cui l’assessore Bertolaso dice di ispirarsi, dobbiamo ricordare che l’inserimento di questi professionisti non è né automatico né immediato. A Varese prima hanno dovuto imparare l’italiano, che soprattutto per un madrelingua spagnolo non è semplice, date quelle parole definite ‘amiche’, che sembrano simili, ma hanno significati differenti”. (Nurse Times)
Prosegue missione assessore Bertolaso in Sud America: obiettivo sviluppare cooperazione e ‘reclutare’infermieri Resta prioritaria la valorizzazione dei sanitari che già lavorano e operano in italia ma “anche noi, così come altre nazioni europee guardiamo altrove per riuscire a colmare quelle che sono le carenze di organico” (Quotidiano Sanità)
Un’autentica spedizione in Argentina e Paraguay. Una mossa che non ha lasciato indifferenti in Italia e le polemiche hanno accompagnato Bertolaso come un bagaglio pesante, con l’asses… (La Stampa)