Decine di miliardi reindirizzati verso la Difesa Europea, la UE punta sul keynesismo militare
Riportiamo qui sotto un articolo scritto da Paola Tamma per il Financial Times. Lo troviamo molto interessante, al di là delle informazioni che fornisce, perché tra le righe si possono leggere tre questioni che ci teniamo a evidenziare, perché da tenere a mente in questa fase storica. In ordine rispetto a come sono accennate dalla giornalista: L’immediato effetto dell’elezione di Trump, prima ancora del suo insediamento ufficiale a gennaio. (Contropiano)
Ne parlano anche altri media
Bruxelles – Dopo i grandi proclami pubblici sulla necessità di costruire un’industria della difesa europea, la Commissione ha approvato il finanziamento di cinque progetti transfrontalieri per appalti congiunti volti all’acquisto di armi e mezzi militari che coinvolgeranno una ventina di Stati membri. (EuNews)
Una Nato indebolita costringerebbe i Paesi membri a fare i conti con gli investimenti già fatti in difesa che, però, dalla fine della Guerra Fredda sono stati costantemente ridotti (Sky Tg24 )
La Commissione europea intende reindirizzare circa 400 miliardi di euro dal bilancio dell’UE, inizialmente destinato a ridurre le disuguaglianze economiche tra i paesi membri, al fine di spenderlo per rafforzare il complesso militare-industriale degli Stati e fornire aiuti militari all’Ucraina. (ByoBlu)
Composto da nove capitoli colmi di contenuti strategici, questo report sottolinea l'urgenza di unire le forze civili e militari per affrontare le sfide del presente e del futuro. Con un forte richiamo al coinvolgimento attivo dei cittadini e alla cooperazione tra Stati membri, il documento evidenzia anche l'importanza della condivisione dell'intelligence e della dissuasione come elementi chiave per garantire la sicurezza collettiva. (il Giornale)
Prova a rispondere a queste domande “La difesa dell’Europa”, il libro di Antonio Missiroli che sarà presentato giovedì 14 novembre, alle 17, in Galleria Europa (piazza 17). (Comune di Modena)
Sessanta milioni a ciascuno dei cinque progetti transnazionali per comprare congiuntamente sistemi di difesa aerea, mezzi blindati e munizioni, anche per l’Ucraina. L'Italia nella cordata per acquistare pezzi per artiglieria da 155mm (Adnkronos)