Il paradosso dei dazi: a rischiare di più sono anche alcune case auto americane
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La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno annunciato dazi sulle importazioni di auto. Secondo un'analisi di Jato Dynamics, i più vulnerabili sono i "Big Three" di Detroit: General Motors, Ford e Stellantis. I dati di Jato rivelano che nel 2024 negli Stati Uniti sono stati venduti 16,1 milioni di veicoli leggeri. Circa 6,3 milioni provenivano principalmente da Messico, Canada, Unione Europea, Regno Unito, Giappone e Corea, tutti paesi che dovranno affrontare un dazio del 25% sull'esportazione di veicoli negli Stati Uniti. (Motor1.com Italia)
Ne parlano anche altri media
La ritorsione potrà comunque "essere sospesa in qualsiasi momento qualora gli Stati Uniti accettino una soluzione negoziata equa ed equilibrata". Intanto il tycoon annuncia il congelamento delle tariffe per 90 giorni (Adnkronos)
L’impatto dei Dazi di Trump potrebbe presto causare un nuovo, gigantesco problema: l’aumento delle commissioni per Visa, Mastercard e PayPal. L’alternativa proposta dalla UE (l’euro digitale) però, non piace. (Proiezioni di Borsa)
“A breve avremo un incontro con gli interlocutori istituzionali per fare il punto della situazione e un esame approfondito su quante aziende hanno rapporti diretti con gli Stati Uniti”. Lo ha annunciato l’assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, a proposito dei dazi imposti dal governo americano a tutti i paesi dell’Unione europea. (ChietiToday)

Con l’ultima botta e risposta a colpi di tariffe tra Stati Uniti e Cina, il bollettino di guerra (commerciale) tra gli Stati Uniti e il resto del mondo sta segnando tempesta . In particolare verso l’Estremo Oriente. (Il Sole 24 ORE)
Mentre ultimiamo l'adozione delle contromisure dell'Ue, che hanno ricevuto un forte sostegno da parte dei nostri Stati membri, le metteremo in attesa per 90 giorni. "Abbiamo preso atto dell'annuncio del Presidente Trump. (HuffPost Italia)
Tre mesi di sospensione che, comunque, per Ursula Von der Leyen rappresentano «un passo importante verso la stabilizzazione dell’economia globale» perché «condizioni chiare e prevedibili sono essenziali per il funzionamento del commercio e delle catene di approvvigionamento». (Milano Finanza)