Cop29, Aliyev: idrocarburi e risorse naturali sono dono di Dio

Roma, 12 nov. – Il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, che quest’anno ospita a Baku la COP29 sul clima delle Nazioni Unite, ha ripetuto e utilizzato l’espressione “dono di Dio” per designare gli idrocarburi che hanno fatto la ricchezza del suo paese.“Citatemi quando dico che è un dono di Dio. Voglio ripeterlo qui oggi, davanti a questo pubblico. Qualsiasi risorsa naturale, petrolio, gas, eolico, solare, oro, argento, rame: queste sono risorse naturali e i paesi non dovrebbero essere incolpati di averle e di fornirle ai mercati, perché i mercati ne hanno bisogno”, ha dichiarato all’apertura del vertice dei leader mondiali alla COP29. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altre testate

Baku, 12 nov. - Foto di rito dei leader mondiali che hanno ufficialmente dato il via alla 29esima conferenza delle Nazioni Unite sul clima in Azerbaigian. Sui lavori pesa la volontà del prossimo presidente americano Donald Trump di far uscire gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima. (Il Sole 24 ORE)

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres parla leader mondiali alla Cop29 di Baku, in Azerbaijgian. "Non c'è tempo da perdere. Sulle finanze per il clima, il mondo deve pagare o l'umanità ne pagherà il prezzo", ha avvertito Antonio Guterres. (Il Sole 24 ORE)

Borrell: "Condanno i raid di Israele a Gaza, si parla di pulizia etnica" Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, condanna “con forza l'ultimo attacco israeliano a Jabalia, a Gaza” che ha provocato “molte vittime civili”. (Il Giornale d'Italia)

Che posto è l'Azerbaijan, la culla del petrolio dove si svolge Cop29

Ma, soprattutto, pesa sul summit la defezione annunciata degli Stati Uniti di Trump con la prossima uscita dall’Accordo di Parigi 2015, che ha fissato l’obiettivo di non superare l’1.5 per cento di riscaldamento globale in più rispetto all’età preindustriale. (ilmessaggero.it)

La prima giornata di lavori della Cop29 di Baku sembra uno scherzo, ma fa riflettere sul possibile sconfortante esito dell’annuale conferenza planetaria sul clima. Già all’esordio, i partecipanti si bloccano per oltre otto ore a causa di disaccordi sull’agenda, con i delegati esausti rinchiusi nelle claustrofobiche sale delle missioni nazionali. (la Repubblica)

Una città fondata sul petrolio. È Baku, capitale dell’Azerbaijan, dove si svolge Cop 29, la 29esima Conferenza delle parti sul clima organizzata dalle Nazioni Unite. (WIRED Italia)